VIAREGGIO. Hanno protocollato la richiesta in Comune, come hanno sempre fatto dall’autunno 2006 a oggi. In cuor loro vorrebbero continuare ad allestire il Festival di Burlamacco tra le stesse quattro mura in cui è nato, all’interno del Teatro Jenco. Ma l’immobile di Via Menini, di proprietà comunale, rischia di chiudere. E allora I Carnevalari, il movimento che organizza la competizione canora dedicata alle future voci del Carnevale, stanno valutando la possibilità di emigrare altrove.

Da mesi il Teatro Jenco è andato incontro a un destino incerto: a febbraio il Comune aveva annunciato che avrebbe predisposto “un accurato bando pubblico” per l’affidamento della gestione della struttura, in modo da “salvaguardare l’occupazione” e “garantire uno spazio a tutte quelle associazioni e compagnie del territorio che lì vi trovano un palcoscenico prestigioso”. Eppure a giugno una compagnia aveva cancellato uno spettacolo per l’impossibilità di un diversamente abile di accedere al palco. E non è solo una questione di barriere architettoniche.

“Sì, ad oggi risultano problemi legati all’agibilità dell’edificio”, conferma l’assessore alla cultura Glauco Dal Pino. “Per effettuare gli interventi necessari servirebbero soldi che, al momento, il Comune non ha a disposizione. Però non sussistono impedimenti formali per l’utilizzo del teatro”.

Ma il Festival, programmato per fine gennaio, ha bisogno di tempistiche sicure. Ecco allora che i Carnevalari potrebbero, a malincuore, traslocare in un’altra struttura: l’ipotesi più probabile è quella dell’Auditorium “Enrico Caruso” a Torre del Lago, all’interno del grande teatro del Pucciniano. E poi c’è il sogno proibito, il Teatro Politeama che ha già ospitato il defunto Festival dei Rioni oltre agli spettacoli delle canzonette in vernacolo e ad alcune cerimonie di premiazione del Carnevale.

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