L’arte di Pietrasanta perde un altro pezzo importante della sua comunità artistica internazionale. E’ scomparsa Laura Ziegler, artista americana che dagli anni ‘60 collaborava con laboratori e fonderie di Pietrasanta. In particolare con la Fonderia Tommasi, Fonderia d’arte Del Chiaro, L’Arte, Mariani e il Laboratorio Pasquino Pasquini. Due i suoi bozzetti custoditi all’interno del Museo dei Bozzettil’Arlecchino Appoggiato e Il Profeta, che resteranno per sempre patrimonio dell’umanità al fianco delle maquette degli altri grandi artisti che hanno scelto la Piccola Atene per esprimere il loro genio artistico. Aveva esposto in più occasioni le sue opere a Pietrasanta oltre che nelle principali gallerie del mondo. E a Pietrasanta aveva anche un piccolo studio dove realizzava le sue opere in creta. La notizia è stata accolta con dolore dall’amministrazione comunale di Pietrasanta: “Ci lascia un’altra importante artista che ha contribuito al mito di Pietrasanta città d’arte nel mondo. – spiega Massimo Mallegni, Sindaco di Pietrasanta – Ci ha lasciato però la sua arte che noi conserveremo e continueremo a far conoscere al mondo attraverso la collezione del Museo dei Bozzetti. Ai famigliari va il nostro cordoglio”.

Laureata in Belle Arti presso l’Ohio State University (1943-46), frequenta la Cranbrook Academy prima di vincere il “Premio Fulbright” (1949) per studiare scultura policroma all’Istituto d’Arte di Firenze. Trascorre l’ultimo mese premio a Roma, dove conosce lo scultore Robert Cook, che la introduce nell’ambiente di Mino Maccari e Pericle Fazzini, il quale la ospita nel suo studio. Espone per la prima volta alla Duveen-Graham Gallery di New York, dove è già un incredibile successo. Del 1955 è la personale alla Galleria Schneider di Roma, con presentazione dello stesso Fazzini, e nel 1956 a Londra e a Colombus, OH, ottenendo riconoscimenti dalla critica.  Si sposa con il musicista Herbert Handt e dopo pochi mesi si trasferiscono in Europa, per poi stabilirsi a Lucca, dove apre uno studio. Grazie alla conoscenza dello scultore Capecchi e del suo formatore Guido Bresciani, conosce Vignali e Luigi Tommasi: inizia così a legarsi con Pietrasanta (anni ’60), dove da allora si reca spesso per realizzare le proprie opere nel suo studio e presso le Fonderie Tommasi, Del Chiaro, L’Arte, Mariani e il Laboratorio Pasquino Pasquini. Ama lavorare con architetti e collaborare alla realizzazione di importanti progetti, tra cui, a Roma, il rinnovo del Ponte Garibaldi insieme all’architetto Myron Goldsmith e il Velodromo per le Olimpiadi del 1960. Crea inoltre due significativi monumenti a Columbus, OH: il “Crocifisso” in acciaio e plexiglas della Chiesa di Santo Stefano e il “Cespuglio ardente di Mosè” del Temple Israel (1959).  Presenta i suoi lavori alla Biennale di Venezia (1956; ’58) ed in personali in molte gallerie e musei internazionali, tra cui: O’Hana Galley, Londra; Institute of Contemporary Arts, Boston; Columbus Gallery of Fine Arts, Ohio; Knoedler Gallery, New York; Galleria La Piramide, Lucca (1968); Sarzana; Lucca; Forum Gallery, New York (che la rappresenta); Magnes Museum, Berkeley, CA; Dartmouth College, Hanover, NH; Palazzo del Podestà, Pescia, LU (1999); Columbus Museum, OH (antologica, 2001). Sue sculture fanno parte delle collezioni permanenti del Smithsonian-Hirshhorn Museum, Washington D.C.; Museum of Modern Art, New York; Brooklyn Museum, New York; The Roy Neuberger Museum, Purchase, NY; The Columbus Gallery of Fine Arts, OH; e delle collezioni private di: John D. e Nelson Rockefeller, John Hay Whitney, Kate e Sarah Roosevelt, William Paley, Charles Lazarus, Roy Neuberger, John Rewald. Suoi ritratti comprendono molti personaggi celebri, tra cui: Conte Giovanni Tadini, Senatore Mauro Favilla, Principessa Santa Ercolani Borghese, Marchesa Carmen Mazzarosa e figlia, Romano Cagnoni, Conte Alessandro Minutoli, Riccardo Tommasi Ferroni, Contessa Marilù Carafa, Luisa Oliva, M¡ Vittorio Gui, Gore Vidal, Mino Maccari, Antonio Possenti, Alicia Patterson Guggenheim, Charlotte Ford, Denis Hamilton, Joseph Hirshhorn, Isaac B. Singer, Tony Randall, Zero Mostel, Kate e Sara Roosevelt-Whitney e famiglia. Nella zona apuo-versiliese prende parte ad alcune rassegne, tra le quali, al Centro Culturale “L. Russo” di Pietrasanta: “La donna creativa” (1984), “Il disegno degli scultori” (1988), “Ad occhi aperti” (1998), “Omaggio a Marino Marini” (2000) e “DonnaScultura”, IV ed., Chiesa S. Agostino, (2006); ed inoltre anche a: “Antonio Possenti dipinti/Laura Ziegler sculture”, Galleria Quarto Platano, Forte dei Marmi (1988) e “100 years of the National Sculpture Society of the USA in Italy”, Palazzo Mediceo, Seravezza (1994).

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Arte cronaca laura ziegler lutto pietrasanta

ultimo aggiornamento: 05-05-2017


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