– Si sono concluse oggi le operazioni di stabilizzazione e disincaglio del peschereccio di 23 metri Milù, incagliatosi la notte dell’8 gennaio e messo finalmente in sicurezza dopo giorni in balia del mare. Un lavoro immane, che è stato seguito in mattinata anche dal Deputato di Fratelli d’Italia e Segretario di Presidenza alla Camera Riccardo Zucconi insieme al presidente del Circolo FDI di Torre del Lago Lauro Cima, alla vicepresidente Chiara Benedusi e al responsabile provinciale trasporti  Christian Marcucci: “Sono servite un’impresa subacquea, un motopontone, la draga Aurieldo, ben quattro rimorchiatori e un’impresa per attività di prevenzione inquinamento e recupero liquidi e carburanti per ripristinare e portare a termine il lavoro di disincaglio del peschereccio, un disastro purtroppo ‘annunciato’ a causa dell’insabbiamento del porto” – afferma il Deputato.

“Una problematica annosa che la Regione non si è mai impegnata a risolvere, che non solo mette a rischio la sicurezza delle imbarcazioni, ma anche dei pescatori stessi, in questo caso usciti fortunatamente incolumi dall’incidente”. “Le responsabilità sono sicuramente dell’Autorità portuale, immobilizzata da mesi e guidata da un funzionario regionale che non può gestire una tale problematica come invece dovrebbe e potrebbe fare un organismo presieduto da chi si occupa di politica portuale; ma sono da attribuire anche alla Regione Toscana, che dovrebbe dare all’Autorità portuale gli strumenti, soprattutto finanziari, per mettere mano e risolvere una volta per tutte la questione”. “È chiaro che la previsione del sabbiodotto in assenza di un contemporaneo dragaggio non può funzionare; la draga che c’è  infatti lavora poco e male e il contratto che è stato fatto con la ditta che si occupa delle pompe non basta, anzi, è solo costo esoso e non porta a soluzioni definitive”. “Il fondale del porto viareggino non può restare così com’è – prosegue –  occorre un celere e definitivo ripristino dei fondali affinchè i pescherecci, sia quelli grandi ma anche quelli di più piccole dimensioni che vendono il pesce fresco lungo il molo, non rischino di restare arenati all’imboccatura o peggio ancora – e questo vale per quelli più piccoli – di rovesciarsi in acqua”.

”Mi occuperò personalmente della questione nelle sedi competenti – conclude Zucconi – informando anche il Sottosegretario al Ministero della Sovranità alimentare Patrizio La Pietra, competente in materia, e ci impegneremo per risolvere una volta per tutte questa ormai improcrastinabile problematica”.

mpo

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