Manifestazione dei familiari delle vittime della strage a Roma davanti alla Cassazione, in attesa della sentenza sulla strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009, quando una cisterna carica di Gpl deragliò e esplose sui binari provocando 32 morti. Durante il sit-in sono state esposte le foto delle vittime e alcuni striscioni per chiedere verità e giustizia.

Viareggio: Baccelli, che sia sentenza giusta e definitiva

“Che sia davvero l’ultima udienza, che segua una sentenza giusta e definitiva altrimenti la Repubblica Italiana con un diverso esito rimarrebbe segnata, sfregiata nei suoi valori fondanti”. Questo il messaggio affidato ai social da Stefano Baccelli, assessore ai trasporti della regione Toscana e, all’epoca dei fatti, presidente della provincia di Lucca, stamani all’udienza per la strage di Viareggio del 29 giugno 2009 in Cassazione a Roma. “Ci sono, ci siamo. Sono passati – aggiunge Baccelli – quasi quindici anni. Una vita. Trascorsa per dare giustizia a quei 32 morti. Prima il disastro ferroviario, l’emergenza, la strage, ancora più dolorosa per lo stillicidio di morti che si susseguivano di settimana in settimana.  Poi l’indagine amministrativa, l’istruttoria dell’inchiesta, l’incidente probatorio. I viaggi a Bruxelles e a Roma per comprendere una normativa complessa e frammentaria. Ancora, le centinaia di udienze del processo di primo grado a Lucca, quelle presso la corte di appello di Firenze. La deprimente prima sentenza di Cassazione con l’espunzione di alcuni gravi reati e la conseguente prescrizione. Di nuovo in corte d’appello a Firenze. Questa mattina finalmente l’ultima udienza del nuovo passaggio in Cassazione. Nel frattempo, nel corso di questo quindicennio – scrive Baccelli – a contorno, e solo per ricordare alcuni dei più gravi episodi.  L’allora AD Moretti che dichiara che non avrebbe attivato nemmeno le assicurazioni, stante l’irresponsabilità delle Ferrovie, che si era in effetti trattato solo di uno spiacevole episodio. Il premio da lui ricevuto nominandolo cavaliere del lavoro della Repubblica, il successivo super incarico come amministratore delegato di Leonardo spa.  La gravissima mancata costituzione in giudizio del governo della Repubblica italiana – aggiunge l’assessore toscano – in un assordante silenzio. Un piccolo inciso. Sono orgoglioso che Provincia di Lucca e Regione Toscana non solo si siano costituite in giudizio dalla parte dei familiari della vittime sin dall’inizio, ma che abbiano con convinzione rifiutato a più riprese in questi 15 anni forme di indennizzi da parte delle assicurazioni.  Già il decorso di questo lunghissimo tempo è un’ingiustizia che si aggiunge ad una tragedia indicibile. Ma ora occorre che venga data una risposta definitiva ai familiari delle vittime che hanno vissuto questi anni partecipando, con instancabile e dolorosa determinazione, ad ogni momento, ogni passaggio, con un carico ed un peso emotivo straziante”..

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