MILANO. Si inaugura il 2 maggio alle ore 16 la mostra “Milano Expo 2015 International Contemporary Art” presso la Centrale Idroelettrica Taccani di Trezzo sull’Adda dell’Enel – Official Global Partner Expo- a Milano.
La mostra ospiterà circa 1000 opere d’arte provenienti da tutta Europa, una grande vetrina sull’arte contemporanea, voluta da Enel e dal Centro di Cultura Italiano in occasione dell’Expo a Milano.
Il Curatore è Giorgio Grasso, storico e critico d’arte con l’aiuto di Bosmat Niron, i quali presenteranno in occasione dell’inaugurazione un quadro “ritrovato” di Klimt.
All’interno di questa mostra troviamo due viareggini, Vittorio Simoni e Giacomo Mozzi, uno scultore ed installatore di opere composte da diversi materiali e l’altro fotografo e videomaker.
Tutti e due hanno presentato le loro opere allo stesso Giorgio Grasso che le ha scelte per questa esposizione che si concluderà il 30 luglio e che prevede molti visitatori.

Breve descrizione:

Vittorio Simonini: Artista nato a Viareggio nel 1964 dove vive ed opera. Il suo linguaggio artistico spazia dalla poesia alla scultura ed alle performance video – artistiche.
Si cita alcuni passi di una critica di Lodovico Gierut: “ Scolpisce, disegna, disegna, unisce carte e foglie, fusioni metalliche e legni… […] in lui c’è figurazione ed astrazione, impeto, silenzio quasi d’attesa di tracciati dove vive la terracotta, anche smaltata, col bianco che è tangibilmente posto – come al nero – all’estremità della gamma cromatica e non certamente a caso. […] E’ – dicendone per chiudere – un artista che si affida alla “ricerca”, non si ferma e merita l’attenzione del pubblico.”Scultura Il bacio di Vittorio Simonini

Giacomo Mozzi: Fotografo nato a Viareggio il 7 luglio 1987 lavora in giro per l’Italia, ma soprattutto in Versilia. Di seguito una breve critica di Lodovico Gierut sul suo lavoro:

Giacomo Mozzi, Giorgio Grasso con la foto Instabili equilibri“Data l’età, la giovane età, verrebbe da collocare Giacomo Mozzi nell’area degli emergenti, ma la qualità del suo tangibile curriculum è tale che il termine gli sta indubbiamente stretto.
E’ un fotografo versatile, dato che dalla nascita del giorno al volgere del crepuscolo e fin dentro le ore della notte, la sua creatività – accostata ovviamente alle necessarie doti tecniche – entra perentoriamente in ogni tematica, risolvendola con lineare acutezza.
Ha “colpo d’occhio”, come si suol dire, preciso e disciplinato nel reportage, i suoi scatti investono la realtà, pur nell’indubbia differenziazione dei momenti, sistemando le forme e i soggetti, articolando cioè il proprio linguaggio teso a fermare il tempo secondo un’autonoma lettura, che poi è lo stile.
Non ha fretta ed è intuitivo, serio e professionale.
Altre parole non servono, Parlano le sue immagini.”

Lodovico Gierut
critico d’arte

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