PROVINCIA. Oltre 2 milioni di euro dal “Pacchetto Giovani” per incentivare e favorire la nascita di imprese agricole under 40. Per tanti giovani e giovanissimi, tra i 18 e 40 anni, si realizza il sogno di una vita: vivere d’agricoltura.

La Regione Toscana ha stanziato poco più di 2 milioni di euro destinati alla Provincia di Lucca per favorire ed incentivare gli investimenti da parte dei giovani che intendono avviare un’impresa agricola. Il bando, che sarà pubblicato mercoledì 11 gennaio sul BURT, mette complessivamente sul piatto del progetto Giovanisì–Fare Impresa in Agricoltura per l’anno 2012 oltre 25 milioni di euro a livello regionale a cui quali si aggiungono altri 3 milioni 960 mila euro già programmati sempre per il 2012 sui Piani Locali di Sviluppo Rurale (Province, Comunità Montane, Unioni dei Comuni).

Secondo la prima stima di Coldiretti potrebbero essere una decina le imprese agricole beneficiarie dei contributi con effetti quindi su occupazione, con la creazione di nuovi posti di lavoro diretti ed indiretti. “La filosofia del Pacchetto Giovani è mettere in condizioni i giovani di raggiungere l’indipendenza e di avere garantito un futuro – commenta Dina Pierotti, Presidente Provinciale Coldiretti – un futuro che l’agricoltura può assicurare insieme a reddito, una vita sana e all’aria aperta, e naturalmente molta soddisfazione personale. Si può vivere degnamente e felicemente d’agricoltura”.

Il Pacchetto Giovani, atteso da decine di giovani aspiranti imprenditori anche in lucchesia, presenta una novità molto importante: cambiano i parametri per accedere al premio. Ad un maggiore investimento coincide un maggiore contributo e le misure possono essere sommate.

“La finalità è premiare – spiega Francesco Ciarrocchi, Direttore Provinciale Coldiretti – la qualità del progetto. La centralità del cibo per l’economia e per ciascuno di noi ha rivalutato il ruolo dell’agricoltura che a sua volta ha ampliato il suo range di azione. L’agricoltura è destinata a tornare centrale per il nostro sistema e per i giovani: è in atto una vera e propria rivoluzione, anche culturale”. La somma dei finanziamenti ai quali potranno accedere i futuri giovani imprenditori può variare da un minimo di 35 mila euro a 130 mila. Ai 130 mila, il premio massimo, si aggiungerà anche il premio di primo insediamento, che varierà da un minimo di 20 mila ad un massimo di 40 mila euro. “Il tetto massimo – conclude Ciarrocchi – può quindi arrivare fino a 170 mila euro”.

Il giovane aspirante imprenditore agricolo al momento della presentazione della domanda di aiuto deve: avere un’età compresa tra i 18 anni (compiuti) ed i 40 anni (non compiuti); insediarsi per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di capo azienda assumendosi la piena responsabilità giuridica, civile e fiscale. L’insediamento può avvenire sotto forma di impresa individuale , società o cooperativa. L’insediamento – acquisizione di partita IVA e iscrizione alla CCIAA – deve avvenire successivamente alla presentazione della domanda di aiuto e comunque entro i tre mesi successivi alla data in cui il giovane riceve comunicazione di finanziabilità della domanda.

Il premio di “primo insediamento” cresce con l’aumentare degli investimenti: investimenti fra 70 mila euro e 100 mila euro: premio di primo insediamento 20 mila euro; investimenti fra 100 mila e 150 mila euro: premio di primo insediamento 30 mila euro; investimenti maggiori di 150 mila euro: premio di primo insediamento 40 mila euro. Il premio, che sarà erogato successivamente all’avvenuto insediamento, è destinato a coprire parte delle spese per l’avviamento dell’attività e a costituire una sorta di reddito garantito in vista dei tempi necessari per l’avvio della redditività aziendale.

Il “pacchetto giovani” consente di aggiungere al “premio di primo insediamento” il finanziamento di almeno una fra le seguenti misure del Programma di sviluppo rurale: Mis 121 Ammodernamento delle aziende agricole; Mis 311 Diversificazione in attività non agricole (ad esempio agriturismo). Oltre a questo il giovane può aderire facoltativamente ad ulteriori misure del Psr, il piano di sviluppo rurale. In questo modo, oltre ad ottenere un premio di primo insediamento, il futuro imprenditore agricolo potrà disporre di ulteriori contributi a seconda della tipologia di investimento che ha scelto.

L’importo minimo degli investimenti ammessi a finanziamento a valere sulle misure attivate con il “pacchetto giovani” non può essere inferiore a 70 mila, mentre il contributo massimo, oltre il premio per primo insediamento, non può essere superiore a 130.000 euro. Una volta realizzato il piano aziendale ed ultimate le spese e gli investimenti il giovane imprenditore agricolo dovrà presenterà una relazione finale illustrando gli obiettivi raggiunti e la rendicontazione delle spese e degli investimenti effettuati.
La domanda deve essere presentata, a decorrere dal giorno successivo a quello della pubblicazione sul BURT, il Bollettino ufficiale della Regione, impiegando la procedura presente sul sito di ARTEA (www. artea.toscana.it) l’agenzia per i pagamenti in agricoltura della Regione.

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