CAMAIORE. Un grave lutto ha sconvolto la comunità di Camaiore. Si è spento all’improvviso, all’età di 38 anni, Mario Dini, uno degli animatori del Museo Archeologico di Camaiore.

Dini era nato a Lucca ed aveva studiato all’università di Pisa. Dal punto di vista professionale però era molto legato al territorio di Camaiore. Lui, assieme ad altri appassionati del posto, era stato tra i primi ad occuparsi degli scavi preistorici della Grotta all’Onda, e da anni collaborava assiduamente con il museo civico archeologico.

La sua morte improvvisa e prematura lascia un vuoto profondo nelle colleghe del museo, Stefania Campetti e Marzia Bonato, che con lui hanno trascorso tanti anni scavando, studiando e catalogando i reperti della Grotta all’Onda e di altri siti archeologici. Ma la sua scomparsa è una grave perdita anche per gli studenti delle scuole di Camaiore e della Versilia, che hanno avuto l’opportunità di apprezzare la sua grande capacità di trasmettere e comunicare, in maniera semplice e diretta, le antiche tecnologie di sfruttamento della pietra. Mario Dini ha infatti progettato e condotto, nell’ambito del servizio didattico del museo, divertenti percorsi di archeologia sperimentale per numerose classi, e il suo efficace approccio didattico è stato sempre molto apprezzato da docenti e ragazzi. Sono tanti i disegni dei bambini della scuola primaria che lo ritraggono mentre, con sapienti colpi, scheggiava blocchi di selce per ricostruire gli utensili dell’uomo del Paleolitico.

In questo ultimo periodo Mario Dini stava anche collaborando al nuovo allestimento del Museo di Camaiore, e saranno proprio le sue ricostruzioni di reperti preistorici che andranno a far parte delle “postazioni tattili ” del percorso espositivo, da lui appositamente progettate con l’intento di far comprendere al meglio le tecnologie degli uomini che nella preistoria hanno saputo sfruttare le risorse di questo territorio.

<<Resterà per sempre con noi – affermano, commosse, Stefania Campetti e Marzia Bonato – non soltanto il ricordo di un amico sincero e di un collaboratore prezioso e insostituibile, ma anche l’opera di un bravissimo ricercatore le cui realizzazioni potranno ancora trasmettere a numerose generazioni di cittadini e studenti un insegnamento efficace e concreto sulla vita quotidiana e le attività degli antichi abitanti della Versilia>>.

Marco Pomella

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ultimo aggiornamento: 25-01-2012


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