VIAREGGIO. La comunicazione arriva alle 17,50: Stefano Dinelli si dimette da presidente del Viareggio. Non gli è andata proprio giù la decisione del Prefetto di Lucca di limitare la vendita dei biglietti della sfida di dopodomani col Taranto ai soli residenti della provincia lucchese. La sua rabbia era già stata manifestata nella nota diffusa dalla società.

Raggiunto telefonicamente da VersiliaToday, però, l’ormai ex presidente delle zebre, ha rincarato la dose: “Mi sento preso in giro, ormai sportivamente mi hanno azzerato, ma come cittadino pretendo dignità. Con questa decisione sono stato massacrato. Non me la prendo per i soldi, ma per l’aspetto umano. E’ una vergogna, è una vergogna, è una vergogna. Il Comune ha dovuto spendere 460mila euro per un prefiltraggio inutile, visti i provvedimenti adottati dal Prefetto. Sono sconcertato anche dalla modalità con cui questa decisione è stata presa: almeno ci avessero avvisato una settimana prima, così da poterne parlare. Invece hanno preferito renderlo noto il venerdì mattina, a due giorni dalla partita. Ci stiamo facendo deridere da tutta l’Italia. In un momento in cui la città potrebbe offrire il meglio di sé, visto che domenica comincia il carnevale, finisce, al contrario, col mostrare la sua immagine peggiore. Se qualcuno non sa fare il suo mestiere, è bene che smetta. Non parlo da presidente, ma da cittadino: è bene che tutti sappiano che fino a che ne avrò le forze, lotterò per il bene di Viareggio”.

E sul futuro della società, Dinelli è chiaro: “Come lo scorso anno, ci saranno figure che proveranno a portare la squadra alla salvezza. Ci metteremo la stessa grinta e la stessa passione di sempre, ma io mi faccio da parte. Se vogliono che il Viareggio torni a giocare in Prima Categoria, lo dicano chiaramente…”.

 

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ultimo aggiornamento: 03-02-2012


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