VIAREGGIO. Da imputato ad accusatore. Angelo Iacovelli – il portantino fermato sabato in merito alla rovente vicenda del calcioscommesse – è passato al contrattacco. Nell’interrogatorio di ieri pomeriggio, al gip di Cremona Guido Salvini, ha sì confermato di essere una figura molto vicina allo spogliatoio del Bari e di avere rapporti con gli zingari, ma di non essere lui a convincere i giocatori a vendere le partite.

E proprio in questa arcigna difesa alla sua persona, Iacovelli ha sparato a zero su Andrea Masiello, oggi difensore dell’Atalanta, accusandolo di essere colui che organizzava le “torte”. Le dichiarazioni dei due, dunque, sembrano essere diametralmente opposte. E se davvero quanto confessato da Iacovelli nella sua deposizione, corrispondesse alla realtà, allora le cose per Masiello potrebbero non mettersi bene, poiché diventerebbe una figura con una responsabilità non certo marginale. L’inserviente ospedaliero ha fatto precisi riferimenti alle partite truccate, indicando, oltre a Milan-Bari, Sampdoria-Bari, Bari-Roma e Palermo-Bari, anche Bologna-Bari e Bari-Chievo. In queste ci sarebbe il coinvolgimento del terzino viareggino, menzionato assieme ai vari Rossi, Bentivoglio e Parisi.

E l’avvocato di Iacovelli, Andrea Melpignano, pur senza lasciarsi a dichiarazioni da copertina, ha definito l’interrogatorio di Masiello “per certi versi inverosimile”. E’ soltanto l’ennesimo capitolo di una brutta storia, la cui fine sembra essere ancora lontana. Troppo.

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ultimo aggiornamento: 08-02-2012


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