VIAREGGIO. Alla fine di una gelida giornata d’inverno, il salone del Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio è stato pervaso dalla numerosa e calorosa presenza dei soci rotariani ed ospiti per una serata molto speciale tributata in onore della Capitaneria di Porto di Viareggio, rappresentata dal suo Comandante C.F.(CP) Pasquale Vitiello ed il Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto e Guardia Costiera Ammiraglio Ispettore Capo Marco Brusco (già comandante della Capitaneria di Viareggio 1990-1994).

L’ascolto degli inni ufficiali ha dato solenne inizio alla serata ed il Presidente del Rotary Club, ing. Vasco Scarpellini, ha dato il benvenuto ai numerosi soci, i graditi ospiti intervenuti e gli ospiti d’onore del club.Il Presidente ha riassunto brevemente il curriculum e le doti umane delle personalità intervenute ed ha illustrato le motivazioni del tributo che il Rotary club ha deciso di onorare con la attribuzione del Paul Harris Fellow (PHF), la più alta onorificenza rotariana.

Il PHF è stato assegnato come riconoscimento dell’ importante e delicata missione che gli uomini della Capitaneria e Guardia Costiera quotidianamente svolgono.Con l’occasione, il Rotary ha donato una targa personalizzata all’ Ammiraglio Brusco, già comandante della Capitaneria di Porto di Viareggio tra il 1990 e 1994 e “Viareggino” d’adozione, su cui risalta la scritta “in riconoscimento degli alti meriti professionali ed umani profusi nello svolgimento del prestigiosissimo incarico di Comandante Generale delle Capitanerie di Porto”.

La consegna del PHF è stata eseguita per mano dell’ Ammiraglio Brusco verso l’attuale comandante della Capitaneria di Porto. Abbassate le luci della sala, è stato quindi proiettato il filmato “Liberi”, realizzato dalla Guardia Costiera.Con taglio semplice ma efficace sono state presentate in veloce sequenza le fasi drammatiche dell’ operazione di salvataggio di un barcone di 230 migranti provenienti dalla Libia, effettuato a 40 miglia a sud-est di Lampedusa, da tre motovedette della Capitaneria di Porto un elicottero e una nave della Marina Militare, in condizioni meteorologiche critiche con onde alte più di due metri e raffiche di vento oltre i 30 nodi (15 Aprile 2011). L’Ammiraglio M. Brusco ha commentato il filmato, partendo dalla motivazione del titolo.

“Liberi” è il grido con il quale il nostromo dichiara sciolta la sua nave e il suo equipaggio dalla carretta del mare lasciata alla deriva da dove sono stati tratti in salvo i profughi. “Liberi” si sentono gli immigrati, scongiurato il pericolo di una morte per mare e nella speranza di una nuova vita. “Liberi” è sopratutto il segnale che tutti sono in salvo, l’operazione di recupero e salvataggio è stata ultimata e si può tornare in porto!Un particolare significativo svelato dall’Ammiraglio è il fatto che le riprese sono state effettuate da un marinaio al suo primo incarico da cineoperatore.

Durante la ripresa delle concitate manovre di abbordaggio al barcone dei profughi e al loro trasbordo sulla motovedetta, una donna con la sua bambina sono scivolate in acqua e quel marinaio senza perdere un istante ha posato l’attrezzatura di ripresa, si è gettato in mare e ha salvato la donna con la figlia, poi risalito a bordo ha ripreso a filmare. Il filmato è la storia ed il simbolo dell’encomiabile coraggio degli uomini delle capitanerie di porto di tutta Italia che accolgono le vite allo stremo dei profughi, dispersi in un mare in tempesta, quasi rassegnati nella loro disperazione. Le urla di aiuto non rimangono disattese, il coraggio si tramuta in azione, si stringono le mani ai bisognosi naufraghi, che vengono tratti in salvo. Da quelle immagini è stato realizzato il calendario della Guardia Costiera di quest’anno, di alto valore umano oltre che artistico.

La Guardia Costiera provvede, tra l’altro, quotidianamente al controllo della balneazione delle nostre coste ed è sempre pronta ad intervenire nelle situazioni d’emergenza che riguardano il mare e le coste, come nel caso del salvataggio dei naufraghi nel canale di Sicilia o del soccorso alle popolazioni delle Cinque Terre, rimaste isolate “da terra” per lungo tempo a causa dell’ alluvione. Altro dettaglio che l’ Ammiraglio ha sottolineato, rimarcando il legame tra la Guardia Costiera e la tradizione marinara della città di Viareggio è il fatto che le motovedette in dotazione alla Capitaneria, come viste nel filmato, sono state concepite e ingegnerizzate dalla Guardia Costiera e realizzate nei cantieri viareggini.

La versatilità di queste imbarcazioni, compatte ed agili, le rende uniche nella categoria, tanto da essere soprannominate le “vedette inaffondabili”. Unità che nell’ambito del teatro operativo del Giglio, per il recente naufragio della Costa Concordia, hanno consentito il recupero ed il trasferimento in terraferma di circa 900 passeggeri.Il presidente Scarpellini ha concluso la serata rimarcando come il Rotary Club abbia espresso in modo chiaro la propria posizione, il doveroso apprezzamento e stima verso la Capitaneria di Porto ed il suo operato.

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