MASSAROSA. Acqua inquinata. 50 volte più del consentito per legge, almeno per quanto riguarda la presenza di ferro. A dirlo è un’analisi del laboratorio Chimica Biologia Ambiente di Forte dei Marmi, realizzata su un campione di acqua prelevata lo scorso 10 febbraio da un rubinetto di una casa a Piano di Mommio.

Il laboratorio attesa che la presenza di ferro nell’acqua è di 10 mila milligrammi per litro, quando la presenza massima consentita per legge sarebbe 200. Quindi il livello di ferro nell’acqua prelevata a Piano di Mommio è ben 50 volte superiore al massimo tollerato.

Il caso fa tornare il coordinatore dell’Udc Alberto Coluccini a chiedere all’amministrazione di non sottovalutare il problema. “L’acqua pubblica a Piano di Mommio – scrive – ha problemi di qualità sempre più costanti e frequenti. Purtroppo non è una eccezione che da giovedì a domenica scorsa sia costantemente fuoriuscita densa e scura, inutilizzabile a qualsiasi scopo, difficilmente si ha con qualche giorno di costanza un’acqua della rete idrica almeno all’apparenza sufficientemente limpida”.

“Riteniamo che questa situazione abbia ormai sorpassato il limite – aggiunge Coluccini – e non sia più tollerabile dai residenti. Pertanto invitiamo il sindaco di Massarosa che è il primo responsabile della salute pubblica e Gaia che ricordiamo è una società pubblica, a prendere urgentemente tutti i provvedimenti necessari e fare svolgere i lavori occorrenti per risolvere definitivamente il problema, senza ulteriori indugi, per garantire anche ai cittadini di Piano di Mommio un’acqua potabile di qualità in maniera costante”.

“Chiediamo inoltre, ricordando una recente sentenza della Cassazione, una immediata e congrua riduzione della tariffa applicata per il consumo dell’acqua di tutte le utenze di Piano di Mommio fino alla risoluzione del problema”.

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