PIETRASANTA. Da alcuni mesi in collaborazione con la Fondazione La Versiliana, gli Istituti Comprensivi e le Associazioni di volontariato del territorio, l’Amministrazione Comunale si sta impegnando per creare le basi di un Centro di Educazione, Formazione e Ricerca nel Parco della Versiliana.

Il Parco rappresenta un luogo simbolo per la comunità di Pietrasanta sia per il suo valore ambientale che culturale e c’è la volontà di abitarlo e viverlo di più.

La Fondazione La Versiliana, nei giorni scorsi, ha messo a disposizione, fino a giugno, i locali della Fabbrica dei Pinoli, rendendo così possibile la costituzione del Centro.

Un Centro immaginato come uno spazio educativo e didattico organizzato, dove l’educazione ambientale, il gioco, l’arte e paesaggio, i diritti dei bambini possono essere affrontati attraverso laboratori formativi, laboratori scolastici, iniziative rivolte alle scuole e agli adulti, feste pubbliche, pubblicazioni.

Tre quindi le linee ispiratrici:
– in ambito educativo, l’ecologia e l’ambiente saranno scoperti a partire dalla consapevolezza di dati biologici e geografici con l’obiettivo di approfondire le relazioni tra comportamenti umani ed ecosistemi, responsabilità e difesa di ogni organismo vivente
– in ambito ludico, il gioco come riconquista e difesa di un diritto negato, di spazi, di tempi di gioco, di strumenti e riscoperta di una tradizione
– in ambito artistico, l’arte come consapevolezza di una dimensione storico-culturale necessaria per la ricerca di una estetica del vivere che nasca dalle emozioni degli incontri.

Non spiegare l’ecologia, il gioco, l’arte ma lavorare per l’ecologia, il gioco, l’arte.

Per inaugurare il Centro è stata organizzata un’iniziativa dal titolo “Amico Orto”, un’occasione sia per mettere in rete le diverse esperienze di orti didattici già attivi nelle scuole di Pietrasanta, sia per comunicare attraverso la simbologia dell’orto il significato più ampio del progetto del centro come luogo ideale per intrecciare tutta una serie di scambi con la natura, l’ambiente e la comunità. Coltivare l’orto è quindi un gesto, una forma simbolica per chi si impegna concretamente e vede la terra la vera fonte della vita.

Per i ragazzi è importante fare esperienze pratiche e non solo teoriche: uscire dall’aula e fare concretamente. Seminare e coltivare la frutta e ortaggi sono attività che mettono a frutto le abilità manuali, le conoscenze scientifiche, lo sviluppo del pensiero logico interdipendente, ma significa soprattutto attenzione ai tempi di attesa, pazienza, maturazione di capacità previsionali.

L’appuntamento quindi è per sabato 18 febbraio, alle ore 9.30 presso la Fabbrica dei Pinoli nel Parco della Versiliana a Marina di Pietrasanta, con il seguente programma:

ore 09.30 Colazione di accoglienza
ore 10.00 Saluto delle istituzioni
ore 10.30 Inizio attività: Sala 1 per i bambini Monica Palagi racconta una storia; Sala 2 per gli adulti incontro a cura di Alberto Bucci. Introduce la professoressa Manuela Giovannetti, preside della facoltà di Agraria dell’Università degli studi di Pisa “L’orto della salute”
ore 12.00 Preparazione terreno e semina nell’orto didattico

“Fare un orto – spiega l’assessore all’Ambiente e alla Pubblica Istruzione, Italo Viti – vuol dire imparare che il cibo è la più importante risorsa dell’uomo e saperla produrre da soli è un gesto di grande valore. Lo possono fare tutti, non ha bisogno di grandi risorse economiche. L’orto può essere l’aggancio per tante di attività didattiche, per sviluppare tanti aspetti dalla letteratura alla storia, la geografia, la matematica, le scienze, la religione; ed essendo anche uno strumento che avvicina le diverse culture, possiamo a ragione definirlo orto di cittadinanza attiva. L’orto in Versiliana servirà inoltre per costruire un legame affettivo uno stimolo per una frequenza anche nel periodo estivo, per vivere sempre più questo luogo così straordinario”.

“L’idea di un Centro di Educazione, Formazione e ricerca nel Parco della Versiliana – ha aggiunto la presidente della Fondazione La Versiliana, Dianora Poletti – ci ha entusiasmato fin da subito, in particolare perché si inseriva nel percorso, che come Presidenza abbiamo intrapreso, di apertura del Caffé invernale, alle tematiche legate ai giovani e all’organizzare di iniziative, sempre all’interno del Caffé, in collaborazione con l’Università di Pisa. Il contributo nel Centro di Educazione e Formazione della Facoltà di Agraria dell’ateneo pisano risponde perfettamente al nostro indirizzo. Un’idea di destagionalizzazione che ci convince e che permetterà di organizzare iniziative mirate alla riscoperta, salvaguardia e recupero del contesto ambientale del nostro preziosissimo Parco”.

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