STAZZEMA. “Rischia la chiusura definitiva ed il trasferimento permanente degli alunni nell’edificio di Pontestazzemese sembra essere cosa già decisa.” Inizia con queste parole una lettera scritta dal consigliere comunale Gian Piero Lorenzoni.
“Le probabilità che la scuola di Terrinca torni ad ospitare gli studenti, ora come ora, sono praticamente nulle.
“La struttura ormai chiusa da oltre due anni alimenta dure reazioni da parte del gruppo consiliare “Luce a Stazzema” sugli scarica barile del sindaco e per l’assoluta mancanza di trasparenza dell’azione amministrativa che non lascia prevedere nessuna rosea prospettiva.
“Si sospetta e si vocifera una possibile vendita; il comune sarebbe intenzionato a cedere la scuola e autorizzare la sua trasformazione in un immobile con finalità ricettive.
“Se ci troviamo in questa situazione, commenta Lorenzoni, la colpa è tutta dell’amministrazione che avrebbe dovuto eseguire i lavori a seguito della datata ordinanza sindacale e invece ha scelto di pensare ad altro.
“Della scuola di Terrinca non c’è nessuna traccia nel piano annuale e triennale dei lavori pubblici e quindi il sindaco non vuole impegnare nessuna risorsa per la risoluzione del presunto problema.
“Altrettanto grave è il fatto che si sono interrotte tutte le verifiche di stabilità indicate dagli stessi tecnici incaricati dall’amministrazione e tanto basta per dire quali sono le intenzioni del sindaco, dell’assessore ai lavori pubblici e alla pubblica istruzione sulla riapertura della scuola elementare.
“E’ giusto e doveroso dare ai genitori garanzie e precise rassicurazioni sul futuro della scuola di Terrinca prima che i tagli, partendo da Roma, a cascata arrivino fino all’Istituto Comprensivo di Stazzema, che potrebbero mettere a rischio la possibilità di tenere in vita per gli anni futuri le lezioni a tempo prolungato.
“Al momento c’è solo da sperare che i genitori interessati al momento delle imminenti pre-iscrizioni possano scegliere un modulo di scuola a tempo prolungato per garantire la libera scelta formativa sul modello di scuola ritenuto più adatto per i loro figli.