VIAREGGIO. Fatture false, per gonfiare i costi e ridurre gli utili da dichiarare al fisco, per ben 413mila euro. A finire nel mirino delle Fiamme Gialle di Viareggio alcuni carristi del Carnevale di Viareggio.
Tutto parte dall’attività della Guardia di Finanza che, nell’ottobre scorso, scopre una ditta che emette fatture false (tecnicamente “cartiere”) utilizzate da quattro imprese specializzate nella creazione di sculture di cartapesta. In tutto cinque le persone denunciate, 413 mila euro il totale dei costi gonfiati: un’operazione che secondo la Finanza nasconde il tentativo di pagare meno tasse.
Da qui però si è aperto un mondo. E i finanzieri hanno continuato ad indagare nel mondo del Carnevale, investigando su tutto ciò che gli ruota attorno, ma che ovviamente nulla ha a che fare con i carristi. Ad esempio la vendita di merci contraffatte: oltre 450 i prodotti sequestrati in questi giorni. Ma anche la droga: durante le feste rionali sono stati denunciate 11 persone per possesso di cocaina, una per quello di hashish.
Non sono andati certo meglio i controlli durante i rioni per quanto riguarda gli scontrini fiscali: il 52% dei controlli ha rilevato violazioni. Sulle 19 attività commerciati controllate dalla Finanza infatti ben 10 non avevano emesso scontrino fiscale.
In tutti questi controlli spuntano anche due nullatenenti che, non si sa come, viaggiavano su due auto di lusso, un suv e una fuoriserie dal valore di quasi 300 mila euro. Il povero cittadino sulla supercar dichiara di guadagnare solo 15 mila euro l’anno. Ovviamente le indagini, in questo senso, non si fermeranno qui.