VIAREGGIO. La città piange la scomparsa del professor Dante Singorini, insegnante di generazioni di studenti di Viareggio. A ricordare la sua figura anche Alessandro Cerrai, direttore della Confesercenti Versilia.
“La scomparsa di Dante Signorini – scrive Cerrai – lascia un grande vuoto nelle centinaia di ragazzi e ragazze che nel corso di alcuni decenni hanno avuto la possibilità e la fortuna di conoscerlo a averlo come preside. Per molti era, in quegli anni, semplicemente Dante, così lo chiamavamo tra noi, che ricoprendo incarichi negli organismi delegati, come rappresentanti degli studenti, avevamo modo di incontrare spesso.
“Saltava agli occhi, a ragazzi di 15-16 anni, la sua grande carica di umanità, di disponibilità al confronto, ed anche la curiosità di capire le ragioni e le motivazioni di una giovane generazione che si affacciava alla politica e viveva negli anni difficili del terrorismo, delle stragi, della violenza. Ed anche quando non condivideva alcune forme di protesta, come nel caso dell’occupazione della scuola, continuava a dialogare con i suoi studenti.
“Quindi, non un preside di ferro, ma un vero educatore, un maestro nell’insegnamento e nella vita, così mi piace ricordare Dante Signorini. Dante Signorini era una antifascista, un vero socialista. Di fronte a noi ragazzi ansiosi di cambiare il mondo, e che come tutti i ragazzi subivamo talvolta il fascino del massimalismo, della protesta fine a se stessa, ci raccontava della sua vita, della storia d’Italia e del valore del riformismo per cambiare veramente le condizioni degli uomini e delle donne. Aveva ragione anche su questo.
“Tante persone che nei decenni scorsi, quando erano studenti e studentesse, leggendo sui giornali di oggi, ed apprendendo questa notizia sono convinto sentiranno come una grande perdita la scomparsa di Dante Signorini, anche se magari da anni non lo avevano più incontrato, e probabilmente ricorderanno qualche episodio della loro vita studentesca a contatto con il loro preside. È il segno inequivocabile che Dante Signorini, è stato un grande uomo e che ha avuto una bella vita, una vita degna di essere vissuta”.
