VIAREGGIO. La lotta all’evasione fiscale nel 2011 si è attestata nuovamente su livelli molto elevati: più di 130 milioni di euro sottratti al fisco ed Iva evasa per quasi 29 milioni di euro. Sei milioni di euro di danni erariali nel settore spesa pubblica. Scovati anche 62 finti poveri che ottenevano prestazioni sociali agevolate.

L’anno appena trascorso è stato denso di attività di rilievo, con risultati positivi per la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Lucca, la cui azione di contrasto ha preso di mira l’evasione fiscale, compresa quella internazionale, l’economia sommersa, il lavoro nero e irregolare.

Per combattere il fenomeno, sia nella forma della evasione diffusa – quella,cioè, attuata attraverso comportamenti elementar i(come, ad esempio, il mancato rilascio dello scontrino o della ricevuta fiscale) – sia nelle forme di evasione più sofisticate – ad esempio, l’elusione fiscale – l’azione delle Fiamme Gialle Lucchesi si è sviluppata su due linee fondamentali: deterrenza e contrasto.

 La deterrenza, che mira a prevenire e contenere la propensione all’evasione di massa, è stata assicurata attraverso gli oltre 7.000 controlli riguardanti l’emissione di scontrini, ricevute e fatture, la circolazione delle merci su strada, l’identificazione di soggetti caratterizzati dal possesso di beni indicativi di significativa capacità contributiva.

 Il contrasto, invece, si è realizzato attraverso l’esecuzione nel corso del 2011 di 205 verifiche ed oltre 700 controlli fiscali nei confronti di società, imprese e lavoratori autonomi.

L’analisi di alcuni dati può fornire valide chiavi di interpretazione del fenomeno dell’evasione fiscale a livello provinciale.

 Sono stati scoperti 37 evasori totali (soggetti che non hanno mai presentato dichiarazioni dei redditi), distribuiti per il 49% in Versilia, per il 46% su Lucca e la Piana e per un 5% su Mediavalle e Garfagnana; il maggior numero degli evasori totali scoperti hanno operato nel settore dell’edilizia (35%).

I 37 evasori totali hanno occultato in totale redditi per 38 milioni di euro ed hanno evaso circa 6 milioni di euro di IVA.

Gli evasori paratotali (soggetti conosciuti al fisco che tuttavia in alcune annualità hanno omesso di presentare le dichiarazioni fiscali obbligatorie), sono stati in totale 19 ed hanno occultato circa 22 milioni di euro di redditi imponibili ed evaso oltre 4 milioni e mezzo di IVA.

L’attività ispettiva in materia tributaria è stata inoltre rivolta alla verifica della correttezza formale e sostanziale delle dichiarazioni presentate nei termini previsti (alla ricerca di evasori che dichiarano sempre, ma meno di quanto dovuto).

I soggetti economici (società e/o ditte individuali) verso cui sono state rivolte le verifiche fiscali risultavano operanti nel commercio all’ingrosso ed al dettaglio (34%), nelle costruzioni, nell’immobiliare in genere, nei settori alberghiero e della ristorazione (26%), nell’industria manifatturiera, alimentare e nei trasporti (25%), mentre per il 15% si è trattato privati e dipendenti pubblici.

Complessivamente quindi, nell’anno trascorso, l’attività operativa del Comando Provinciale ha fatto emergere redditi non dichiarati al fisco per oltre 80 milioni di euro a cui si aggiungono circa 52 milioni di euro di costi non deducibili da parte delle aziende per totale cumulativo di circa 132 milioni di “base imponibile”, ossia elementi di reddito sottratti alla imposizione diretta.

Sono state inoltre accertate condotte evasive in materia di I.V.A. per complessivi 29 milioni di euro.

Nel settore dei controlli strumentali, il 16% delle attività commerciali controllate non aveva emesso lo scontrino o la ricevuta fiscale; sono state infatti accertate 828 irregolarità a fronte di oltre 5.100 controlli eseguiti.

E’ opportuno sottolineare che tale tasso medio di irregolarità, in occasione di grandi eventi (es. “Lucca Comics & Games” e “Carnevale di Viareggio”), viene largamente superato arrivando a punte ben oltre il 50 %.

A fattor comune, sono tre i fattori strategici nella lotta all’evasione che spiegano il costante trend in aumento, sia a livello nazionale che a livello locale, dei risultati della Guardia di Finanza:

  • Il significativo incremento dell’intelligence per la ricerca degli indici di ricchezza in Italia ed all’estero dei cittadini residenti;

  • una forte accelerazione tecnologica che ha reso possibile velocizzare e affinare l’incrocio tra le diverse banche dati e focalizzare al meglio la selezione dei contribuenti a maggior rischio di evasione;

  • le metodologie delle verifiche e delle indagini finanziarie, rese ancor più incisive dai nuovi strumenti antievasione approvati dal legislatore,

Migliora la qualità media degli interventi, a parità di numero di controlli effettuati sul campo.

Inoltre, proseguendo nell’area di competenza della polizia economico-finanziaria, ed in particolare nel settore della spesa pubblica, vanno evidenziati gli 11 accertamenti eseguiti su delega della Corte dei Conti che hanno permesso di ricostruire danni erariali per oltre 6 milioni di euro provocati da episodi di illecita gestione di denaro da parte di dipendenti di enti pubblici e di Enti Locali.

Sempre in tema di controllo della spesa pubblica, una particolare attenzione è stata dedicata alle prestazioni sociali agevolate.

Un’attività articolata, questa, che nel 2011 ha visto le Fiamme Gialle lucchesi impegnate nell’esecuzione di 170 controlli nei confronti di beneficiari di esenzioni, agevolazioni e sostegni finanziari da parte di Enti pubblici locali che ha condotto all’individuazione di 62 “finti poveri”(italiani e stranieri) che hanno attestato di possedere redditi inferiori a quelli effettivi, oppure hanno omesso di autocertificare il possesso di fabbricati e terreni, conti correnti e titoli di valore anche cospicuo, inducendo così in errore gli Enti erogatori che hanno accordato agevolazioni indebite di vario tipo, come ad esempio contributi per le spese di affitto delle famiglie indigenti, assegni per le famigliecon almeno tre figli minori, borse di studio, rette per alloggi di edilizia residenziale pubblica, mense scolastiche e libri di testo, sconti sulle tasse universitarie, assegni di maternità e soprattutto esenzioni dal pagamento dei ticket sanitari, di gran lunga la tipologia più ricorrente tra le molte violazioni.

Sul fronte della “tutela dei mercati di capitali” è stato un anno impegnativo con lo svolgimento di importanti filoni investigativi che hanno portato alla segnalazione di 14 soggetti per fallimenti e bancarotte fraudolente.

Nell’ambito delle attività tipicamente di polizia giudiziaria, le indagini antidroga hanno portato alla denuncia di 33 persone, di cui 10 tratte in arresto, 79 segnalate alla Prefettura.

Massima attenzione anche ai fenomeni più sottotraccia di ripulitura del denaro di provenienza illecita e frutto di evasioni fiscali che alimentano i canali del riciclaggio: nel corso del 2011 sono state concluse 49 tra ispezioni antiriciclaggio e sviluppo di Segnalazioni di Operazioni Sospette, con una attenzione particolare rivolta ai “Money transfer”.

Nel comparto della polizia ambientale, sfruttando la sinergia con il Reparto Aereonavale della G di F, di stanza a Livorno, è stato eseguito il sequestro di un’area di 12.000 metri quadrati adibita a discarica non autorizzata di materiali pericolosi.

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