VIAREGGIO. Ecco la lettera inviata da Milziade Caprili in cui si spiega il voto contrario sulla delibera proposta dall’assessore Roberto Bucciarelli in merito all’hotel Bulgarella sul viale Einaudi.

“Avremmo votato contro la deroga relativa all’albergo in viale Einaudi perché non saremmo in grado di valutare correttamente la crisi anche del settore turistico e ciò che potrebbe/dovrebbe essere fatto per venirne a capo? Ma neanche per sogno. Tutto il contrario. Vorrei però preliminarmente sottolineare una delle stranezze, dirò così, del ragionamento che viene fatto: siccome diminuiscono i posti letto,a chi viene e costruisce un albergo dovremmo come minimo fare ponti d’oro. E delle regole,signore e signori,cosa ne vogliamo fare? E  non delle regole intese come una camicia di forza,per carità. Vedete un po’ voi se quello che è accaduto può essere etichettato come uno sforzo – battuto per altro in Consiglio Comunale da una larghissima convergenza – di regole del tipo camicia di forza. Non so se siano chiari i fatti. Un privato compra da un altro privato un albergo in via di costruzione e siccome lo ritiene non congruo dal punto di vista del numero delle camere chiede una deroga per portare le suddette camere da 44 non a 50,ma a 82: quasi il raddoppio con relativo piano in più. Vogliamo chiamare tutto questo deroga? Si dice un albergo bellissimo,non ho dubbi. Siccome è bello e.sperabilmente,moderno e funzionale,dovremmo far passare tutto senza discussione pena altrimenti il venire etichettati come persone confuse nella migliore delle ipotesi o contrarie allo sviluppo della città nella peggiore. Ma,scusate,la crisi della città,l’appannarsi delle sue fortune turistiche non è anche – anche,ovviamente – il risultato di uno sviluppo senza regole? Si dice poi ma le deroghe nel settore dell’edilizia turistica sono state date soprattutto dalle precedenti amministrazioni. Ed allora?  E alcuni degli alberghi che hanno ottenuto deroghe (hanno ampliato,allargato,aggiunto piani e stanze) non hanno forse chiuso anche loro? Purtroppo ( proprio tra parentesi vorrei aggiungere che dovrebbe anche finire la continua denigrazione degli imprenditori viareggini o che qui lavorano da anni. Anche loro fanno o tentano di fare la loro parte con investimenti e migliorie). Deve essere chiaro,infine,che tutta questa polemica non riguarda l’imprenditore,che fa il proprio lavoro,subentra ad un altro imprenditore e chiede una deroga. Una deroga,però. Cioè un cambiamento non delle dimensioni di quello che è stato richiesto. La deroga è per sua natura un elemento di eccezionalità e non può essere dimensionata nel raddoppio delle camere di un albergo. Ma d’altra parte nella zona c’è una previsione urbanistica e per derogarla ci vorrebbero ragioni ben corpose,situazioni eccezionali,appunto. In questo caso? Si dice che con 44 camere non ci sarebbe stata redditività. Sarà,non sono un esperto. Ma il Signor Bulgarella di alberghi ne ha tanti e quando è subentrato sapeva bene che le camere assentite erano 44. Come mai si è avventurato in un’impresa economica preventivamente già incapace di fornire un reddito consistente e tale in ogni modo a ripagare lo sforzo iniziale. Per caso sapeva già che la deroga sarebbe stata concessa? Oppure ha fatto affidamento sulla lungimiranza del Consiglio Comunale?”.

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LA LETTERA DI MARCO SALERNI: “DIMOSTRIAMO CHE VIAREGGIO É IL CARNEVALE”

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