CAMAIORE. Ambulanti contro il Consorzio di Promozione Turistica.  Tutto nasce da una lettera inviata lo scorso 28 febbraio dal Consorzio agli ambulanti. “Vi informiamo – scrive il Consorzio – che a partire dal 17 marzo tutti gli espositori dovranno partecipare alle fiere promozionali (6 fiere, come da calendario) organizzate dal Consorzio nel centro storico di Camaiore. Coloro che non parteciperanno alle fiere promozionali a Camaiore Centro storico non potranno presentarsi per le 3 volte successive alle fiere sul Lungomare Europa a Lido di Camaiore e riceveranno 10 punti di penalità nella graduatoria redatta per l’assegnazione del posto”.

“Il mancato raggiungimento di 72 espositori durante la fiera in Camaiore – aggiunge il Consorzio nella sua lettera – è considerato dall’amministrazione comunale un grave inadempimento al bando. L’amministrazione comunale revocherà immediatamente la gestione delle fiere promozionali a Lido di Camaiore e Camaiore capoluogo e imporrà al Consorzio la sospensione di tale attività per due anni”.

Evidentemente però agli ambulanti la cosa non piace affatto. “La nuova regola del Consorzio – scrivono alcuni ambulanti – obbliga noi commercianti ad aderire ai mercatini del centro storico, con relativi ricatti sui punteggi per inadempienze e esclusione dal mercatino di Lido”.

“Facciamo presente che le uniche inadempienze – scrivono gli ambulanti – sono elusivamente  a carico del Consorzio, non spettano a  noi commercianti. Pertanto queste “minacce”, che tali sono, non possono essere ritenute accettabili. Come commercianti ambulanti siamo liberi di scegliere di andare dove vogliamo, considerato che paghiamo. Negli ultimi tempi ci sono stati numerosi tentativi di complicare la vita ai commercianti espositori del Lido che si sentono oppressi da tali regolamenti, tra i quali non ultimo, dover pagare una settimana prima dell’evento. Le regole del commercio del suolo pubblico comunale, prevedono il pagamento solo nel caso in cui si occupi realmente il suolo pubblico, vale a dire, lo stesso giorno dell’allestimento. Questo avveniva già in passato presso il mercatino del Lido. Il costo del mercatino del Lido è già di per se caro -aggiungono i commercianti – rispetto il costo reale del suolo pubblico di 15 euro che spetta al comune.  Naturalmente, nonostante i tempi di crisi reale, di questo non si tiene mai conto, mentre le pretese sono una costante. Desideriamo fare presente al Consorzio e alle autorità comunali che i commercianti non hanno mai firmato nessun contratto e l’assurdità di tali obblighi è da considerarsi anticostituzionale, e contro le regole del commercio. Ci auguriamo che vengano riviste tali proposte o saremo costretti a prendere le dovute misure”.

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