FORTE DEI MARMI. “In effetti c’è qualcuno che usa strumentalmente gli scenari futuri del paese e quello è proprio il neo rappresentante del centro destra, Fabio Balderi”. L’assessore all’urbanistica Michele Molino smentisce seccamente  le dichiarazioni  del candidato del Pdl. “Balderi – spiega Molino- non dice quali siano le illegittimità perché  non lo  può fare, dal momento non ve ne sono. Quanto alla critica mossa sui denari da destinare ai privati per aree vincolate, il Comune non ha introdotto alcuna norma, ma, ha semplicemente riportato, nel testo della variante,  la normativa nazionale sugli espropri. In ogni caso, sono stati tolti tutti i vincoli sui terreni privati, volti all’esproprio, per cui non vi sarà niente da indennizzare e se lui avesse letto il testo e visionato la cartografia, lo avrebbe capito. Inoltre, tralasciando le solite amenità sulla cementificazione che questa variante,  secondo Balderi,dovrebbe consentire, voglio  rimarcare la totale falsità in merito alla rivisitazione degli indici edificatori, che  non incidono sulle seconde case, ma esclusivamente sull’esistente e in particolare sulle case demolite e ricostruite. Questo per evitare le espansioni di superficie, dopo aver buttato giù l’esistente. Un accorgimento per evitare il proliferare di edificati più grandi e quindi maggiore cementificazione. Esattamente il contrario di quanto Balderi, strumentalmente, afferma. Quanto poi al regolamento edilizio, chi dovrà occuparsi di urbanistica nella prossima amministrazione lo farà in tempi rapidi grazie al  nostro lavoro. Ai primi di gennaio, infatti, è stato avviato il tavolo tecnico con tutti gli uffici comunali e i rappresentanti  degli ordini professionali della Provincia di Lucca, che si sta occupando di esaminare articolo per articolo il testo del regolamento edilizio redatto dall’ufficio. In pratica, il lavoro è già stato impostato, in sinergia con l’ufficio urbanistica e l’ufficio edilizia. Quanto alla zona Cesarini, mi sembra di ricordare che le stesse critiche Balderi le abbia rivolte a suo tempo all’amministrazione del centro destra, che approvò la variante un mese prima delle elezioni. Gli è stato sufficiente cambiare il destinatario. Infine – conclude l’assessore-  quanto ai  percorsi partecipati, il candidato del Pdl, ha perso l’occasione di imparare a gestirli insieme a noi, che li abbiamo promossi, incentivati e difesi dalle battute di scherno dei suoi nuovi compagni di partito, intenzionati a quanto pare adesso, a scoprirne le potenzialità per un migliore  governo del paese”.

 

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