VIAREGGIO “Ho letto in un vostro articolo dove un pendolare si lamentava del ritardo del treno 11845 delle 8.25, perchè ha comulato 40 minuti di ritardo, con una retromarcia fino a Torre del lago per tornare prima dello scambio, che poteva consentire il sorpasso del treno fermo sulla linea”.
Lo scrive un lettore di VersiliaToday che aggiunge altri particolari alla mattinata di disagio passata da tanti altri utenti dei treni. “Inoltre il ritardo – aggiunge G.R. – è giustificato dal fatto che il treno 11843 delle 8.06 da Viareggio ha subito un guasto al locomotore, che ne ha comportato la sostituzione con un altro, che è dovuto arrivare da Pisa”.
“Il treno 11843 dove io ero a bordo – aggiunge il lettore – ha cumulato 130 minuti di ritardo. La situazione era abbastanza caotica perché per chi conosce un minimo la situazione, in questi orari i treni sono sovraffollati, e rimanere anche 2 ore in piedi non è il massimo. In un ambiente stretto e con un buon numero di persone, per giunta”.
“Però c’è da dire – aggiunge il lettore – che il capotreno (era una donna) è passato in carrozza almeno un paio di volte, e ci ha tenuto informati tramite annucci durante tutto il tempo di attesa. Ci ha aperto i finestrini e ci ha tenuto le porte sbloccate e aperte. Trenitalia questa volta ha fatto il possibile: ci sono mille polemiche in giro sul fatto che il parco rotabili è vecchio di anni, ma sono polemiche inutili, visto che i locomotori hanno una vita media di 6 anni (forse è mancata un po’ di manutenzione), Mi pare che a volte succede pure con le automobili che si guastino anche appena comprate e se ognuno di noi che era sul treno si fosse trovato in panne nel mezzo alla pineta di San Rossore non ce li avrebbe messi 120 minuti ad uscire dai guai? Vi ringrazio, ma a volte ci si lamenta troppo dei servizi, e volevo solo offrire il mio sfogo”.
