SERAVEZZA. Sette riproduzioni in bronzo a grandezza naturale di altrettanti capolavori di Michelangelo Buonarroti. Un suggestivo percorso d’arte nel cuore delle terre medicee. Un omaggio al genio michelangiolesco dai maestri della fusione bronzea contemporanea. Tra le opere in mostra anche rare repliche eseguite su calchi cinquecenteschi attribuiti allo stesso Michelangelo. Dal 31 marzo all’8 luglio con ingresso libero.

La Versilia celebra il genio artistico di Michelangelo Buonarroti con un’originale esposizione nel cuore antico di Seravezza: sette straordinarie repliche a grandezza naturale di altrettanti capolavori michelangioleschi – il David, la Pietà, il Mosè, il Giorno, la Notte, l’Aurora e il Crepuscolo – realizzate in bronzo con l’antica tecnica di fusione a cera persa. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Fondazione Terre Medicee e Fonderia d’Arte Massimo Del Chiaro nell’ambito del progetto “La via dei Marmi di Michelangelo” promosso dal Comune di Seravezza e del circuito espositivo “Del Chiaro Art Connection”, con il patrocinio di Regione Toscana, Provincia di Lucca e Fondazione Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia.

Il percorso espositivo tocca i più significativi spazi urbani e monumentali di Seravezza, cittadina toscana nella quale Michelangelo operò fra il 1518 e il 1520 per avviare l’estrazione dei pregiati marmi bianchi dalle cave del vicino Monte Altissimo. Nella centrale piazza Carducci, a pochi metri dalla via che Buonarroti tracciò per trasportare i blocchi di marmo verso il litorale della Versilia, è collocata la replica del celeberrimo David, un colosso che con la base supera i cinque metri d’altezza, identico all’originale conservato nella Galleria dell’Accademia di Firenze. Il quattrocentesco duomo dei SS. Lorenzo e Barbara accoglie invece la riproduzione della Pietà vaticana, l’opera michelangiolesca forse più conosciuta nel mondo, mentre all’esterno delle Scuderie medicee è collocata un’altra scultura-simbolo, l’imponente Mosè che Buonarroti realizzò per la tomba di Papa Giulio II a Roma. Sul fronte e nel cortile interno di Palazzo mediceo – la residenza estiva fatta erigere nel 1561 dal duca Cosimo I – si ammirano infine le repliche bronzee de il Giorno, la Notte, l’Aurora e il Crepuscolo, le quattro sculture che nella Sagrestia Nuova della basilica di San Lorenzo a Firenze sormontano le tombe di Giuliano e Lorenzo de’ Medici. Queste ultime sono il vero fulcro ed i pezzi più pregiati dell’esposizione seravezzina. Si tratta infatti di rarissime repliche realizzate su gessi d’epoca rinascimentale di proprietà della Fondazione Accademia di Belle Arti di Perugia. I calchi in gesso, che secondo alcuni studiosi sarebbero da attribuire allo stesso Michelangelo, sono stati eccezionalmente resi disponibili per l’esecuzione di sei copie destinate ad un importante progetto di cooperazione culturale fra Italia e Cina. Le opere di Palazzo Mediceo fanno parte di tale commessa e sono destinate anch’esse alla Cina. Vengono dunque esposte in Versilia per un periodo di tempo limitato.

Tutte le opere in mostra a Seravezza nascono negli studi della Fonderia d’Arte Massimo Del Chiaro di Pietrasanta, una delle più prestigiose realtà artigianali italiane al servizio dell’arte contemporanea. L’azienda collabora con i maggiori artisti della scena internazionale e nel tempo ha perfezionato le antiche tecniche di fusione in bronzo a cera persa, le stesse utilizzate già in epoca etrusca, greca e romana. Ogni opera è frutto di un complesso processo esecutivo che si sviluppa attraverso una serie di delicati passaggi e coinvolge un elevato numero di competenze artigiane. Confrontarsi con Michelangelo rappresenta un’ulteriore sfida, un impegno che non si esaurisce nella pur difficile esecuzione tecnica dell’opera, ma richiede esperienza e sensibilità artistica per restituire la potenza espressiva, l’essenza e la grazia dei capolavori originali. Proprio in questo risiede il fascino della mostra di Seravezza, che offre il privilegio di ritrovare il tocco magistrale del genio al di là del tempo e della materia.
 

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ultimo aggiornamento: 24-03-2012


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