LUCCA. Più di trecento persone abbandonate a loro stesse, senza che nessuno si degnasse di dar loro spiegazioni. Quel che è accaduto nel tardo pomeriggio di oggi (27 marzo) alla stazione di Lucca è un triste refrain che mette per l’ennesima volta in luce le carenze di Trenitalia e dei suoi servizi da una parte, e le lamentele, vane, degli utenti, dall’altra. Un’ora e tre quarti di attesa per arrivare a Viareggio (per tornare a casa, andare a lavoro o prendere una coincidenza), urla, proteste, richieste di chiarimenti. Tutto, tristemente, nella norma.

Il convoglio 3072, partito da Firenze e diretto a Viareggio, si è fermato alla stazione di Lucca con qualche minuto di ritardo (17,35 circa). Nulla di strano, se non fosse che il treno continua a rimanere fermo al binario 4. Poco prima delle 18 il capotreno comunica che un altro convoglio a poche centinaia di metri dalla stazione è guasto e sta bloccando il passaggio di tutti gli altri mezzi e che un autobus sostitutivo attende i passeggeri all’esterno della stazione per portarli a Viareggio. Una mera illusione. Perché in realtà quel pullman era già partito quando ancora tutti attendevano invano che il treno riprendesse la propria corsa.

Sul binario 3, invece, continuano ad arrivare convogli da Viareggio in direzione Firenze ed è proprio questo che impedisce al 3072 di partire. La folla si arrabbia, inveisce, se la prende con i capotreno che scaricano le colpe ai dirigenti delle FS, che di spiegazioni attendibili non ne danno. Il convoglio viene soppresso, la situazione non si sblocca. Fin quando da Firenze, quasi per miraggio, arriva il 3078, che alle 19,15 porta tutti a Viareggio. Ed in molti cominciavano a temere che quel treno non sarebbe mai passato. Alle 19,45, finalmente, l’incubo finisce.

 

(Visitato 21 volte, 1 visite oggi)
TAG:
binari fs Lucca pendolari proteste ritardi stazione treni viareggio

ultimo aggiornamento: 27-03-2012


TRE GIOCHI IN PIÚ E NUOVI CONDUTTORI. LE NOVITA DEL PALIO DEI RIONI 2012

CGC, TONFO E POLEMICHE A BASSANO: VETTA ORA LONTANISSIMA