VIAREGGIO. “Non si riesce a gestire una situazione turistica con un po’ di buon senso, facendo scappare tutti gli imprenditori con già gravi problemi di sopravvivenza con tutte le tasse che devono affrontare tutti i giorni, tra Agenzia delle Entrate, Equitalia e oneri comunali triplicati.” È esasperato Eugenio Vassalle, ex consigliere comunale del Pdl ora in forza a Futuro e Libertà.
“Insieme a due amici stanchi di questa situazione, e di un sindaco nemico della crescita e che non mantiene le promesse fatte in campagna elettorale, abbiamo deciso di andare alle Canarie per abbattere le tasse e poter ripartire.
“Ci tocca andare fin laggiù per poter cominciare ad avere una serenità e ricominciare ad vivere più sereni.
“All’inizio di maggio apriremo un ristorante sul mare e posso garantire che laggiù non ci sono tutti quei vincoli di ogni genere che martellano l’Italia. Ecco come si fa.
“Un ristorante attrezzato con 80 posti esterni e 50 interni ci è costato 48mila euro per la gestione e l’affitto è 650 euro al mese. Le tasse comunali per la spazzatura sono 700 euro all’anno, la licenza per musica tv 72 euro, le bollette di luce, gas e acqua 310 euro al mese.
“Inoltre, la denuncia dei redditi è fissa in base alla zona in cui è il ristorante, cioè passeggiata, centro, periferia: nel nostro caso siamo in primera, ossia la più rinomata, e pagheremmo 4.800 euro l’anno per i primi cinque anni.
“Poi ci sarà una rivalutazione: l’Iva è all’11%, le Canarie sono autonome come il Trentino ed usufruiscono di tassazioni diverse che in Spagna.
“Questa tassazione fissa ha combattuto l’evasione perché prima di aprire sai già quanto andrai a pagare secondo le attività che andrai a mettere, lasciando cosi tantissimi agenti della finanza liberi di essere impiegati in altri settori come la lotta al narcotraffico.
“Ecco come si sfrutta le risorse e si attrae imprenditori pagare poco ma tutti.
“Viareggio è una città morta e lo dimostrano tutte le centinaia di fondi chiusi, con affitti incomprensibili per il momento che stiamo vivendo.
“Perciò – conclude Vassalle – se prima si parlava di salvare Viareggio dopo gli ultimi articoli apparsi sulla stampa possiamo solo dire ‘Ciao Viareggio’…”