VERSILIA. La Rete dei Comitati e Associazioni dei Cittadini della Versilia si è riunita per discutere la situazione aperta dalle azioni legali intraprese dal Gestore VEOLIA contro i Comuni della Versilia. Il motivo del contendere è ormai noto a tutti: VEOLIA accusa gli amministratori versiliesi di gravi inadempienze contrattuali e reclama il mancato pagamento dei servizi fin qua erogati per un ammontare pari a circa 20 Milioni di euro.

I Comitati, pur rilevando “le gravi inadempienze e sottovalutazioni del CAV nell’azione di tutela degli interessi dei cittadini, concordano sulla necessità di uno sforzo unitario tra queste organizzazioni dei cittadini e le Istituzioni per affrontare compatti ed al meglio la presente emergenza. La definizione di una strategia unitaria tra Comuni – scrivono i comitati – ed organizzazioni dei cittadini è il punto di partenza affinché si possa concretizzare l’obbiettivo del recupero dei proventi incamerati indebitamente dal Gestore mediante l’applicazione di una tariffa non corretta nella quale sono comprese le quote di ammortamento dell’impianto di Falascaia di fatto non funzionante”.

“Più in generale l’unità auspicata è precondizione affinché si possa trasformare l’attuale crisi del sistema di trattamento integrato dei rifiuti della Versilia nell’occasione per definire insieme un sistema di gestione rifiuti democraticamente condiviso,  economicamente ed ambientalmente sostenibile.

La riunione del Coordinamento ha definito alcuni punti di condivisione preliminari indispensabili per addivenire alla formulazione della strategia d’azione contro VEOLIA. Ossia:

1)    La riappropriazione della centralità del Contratto Daviddi inteso come unico strumento abilitato a regolare le controversie tra Concedente e Concessionario;

2)    Il ricalcolo della tariffa dovuta, partendo dalla data d’inizio del contratto con il coinvolgimento dello stesso autore del contratto Roberto Daviddi;

3)    Affidare ad un tecnico/ente esterno qualificato la valutazione dei costi di bonifica e la dismissione dell’area di Falascaia;

4)    Il potenziamento della struttura tecnico-giuridica del CAV mediante l’inserimento di un legale di fiducia anche dei cittadini.

“A nostro avviso – aggiungono i comitati – le scelte avvenute in passato di tecnici non idonei all’incarico hanno provocato ritardi e errori che stiamo ripagando in questi giorni. Diventa quindi di fondamentale importanza che gli esperti che d’ora in avanti si dovranno occupare delle questioni giuridiche, della valutazione della bonifica e dello studio di un piano per il recupero di materia, siano il risultato di un comune accordo  tra la politica e i comitati.I punti proposti derivano dalla necessità di inserire elementi condivisi di certezza e quindi di fiducia per i cittadini, indispensabili per superare le presenti divergenze e criticità derivanti da impostazioni a volte discutibili e sempre scarsamente efficaci. Lo dimostrano anni di estenuanti quanto inutili discussioni i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti. E’ necessario rendersi conto che questi processi, se non governati correttamente, porteranno al coinvolgimento economico e non solo di tutti i cittadini della Versilia”.

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