CAMAIORE. “La Fondazione Città di Camaiore è ricordo di un epoca passata e che non ha dato i frutti sperati. Terremo le cose che funzionano e che portano richezza alla città. Quel che non funziona o lo correggiamo o, se non è possibile rimediare, chiudiamo il libro e stop”. Lo dice Alessandro Del Dotto, candidato sindaco del centrosinistra.
“Questo però non vale per la Pluriservizi. Diventerà l’unica azienda a diretta e totale partecipazione comunale – aggiunge Del Dotto – valorizziamo una struttura che per troppi anni ci è sembrata relegata al ruolo di parcheggio per politici d’altri tempi o galoppini di partito. Non è così che si gestisce un’azienda pubblica, nè sulle nomine, nè sugli incarichi e la gestione dei contratti d’appalto, Stendiamo, poi, un velo sulla gestione del personale”.
L’aspetto positivo della Pluriservizi, ad esempio, è che ha il bilancio sempre positivi. “Per i cimiteri il servizio va migliorato – dice Del Dotto – e le risorse in quel settore non mancano mai. Discorso importante va fatto sulle farmacie: un servizio essenziale che non venderemo al privato e che intendiamo valorizzare in un’ottica di gestione associata delle forniture, formazione professionale e customer care, promozioni e gestione sociale dei servizi. Poi vanno cambiate le teste dell’azienda perchè non aver presentato domanda di partecipazione ad ASL per l’assegnazione della parafarmacia è una scelta miope quasi quanto essersi fatti sfuggire 4 milioni di euro per le case popolari: serve un management professionale e una direzione nella quale alla politica si associ una capacità e una competenza aziendale”.
” L’azienda – conclude il candidato sindaco Pd – avrà un nuovo volto funzionale, con un progetto di centro cottura da implementare con gli altri comuni versiliesi: insomma, mensa scolastica, con prodotti rigidamente locali. Con noi al timone del Comune la Pluriservizi diventerà l’utility per lo sviluppo di progetti intorno alle energie rinnovabili che servano alle famiglie, per la ricerca e la sperimentazione di nuove forme di gestione dei servizi al pubblico e smetterà di essere l’album delle figurine dei politici locali passati”.
