(foto Roberto Paglianti)
(foto Roberto Paglianti)

 VIAREGGIO.E’ grandemente migliorata la sicurezza del porto di Viareggio, sia in entrata che in uscita. La barra sabbiosa all’esterno dell’imboccatura è stata infatti completamente eliminata. Ne danno notizia l’assessore ai lavori pubblici Roberto Bucciarelli e il sindaco Luca Lunardini, che esibiscono gli ultimi rilievi batimetrici sui fondali.

Prima – spiega l’assessore – l’accesso al porto era possibile soltanto navigando attraverso uno stretto canale, largo circa 100 metri e parallelo alla costa. Adesso, in seguito agli ultimi interventi di dragaggio, abbiamo l’imboccatura libera per una fascia larga circa 600 metri, con profondità variabili tra i 5 e i 6,50 metri. Si può entrare ed uscire agevolmente, senza essere costretti a manovre rischiose. La situazione è considerata molto buona dai tecnici. Gli esperti ci dicono che un quadro del genere, a Viareggio, non si vedeva dagli anni Settanta. Per questo dobbiamo ringraziare gli Uffici comunali che hanno saputo impiegare con grande efficienza gli adeguati finanziamenti messi a disposizione dalla Regione Toscana”.

Il risultato è stato conseguito attraverso un’intensificazione degli interventi di dragaggio. Mentre negli anni che vanno dal 2002 al 2009 le quantità di sabbia tolta dalla barra sono state limitate (42mila metri cubi nel 2002, 48mila 500 nel 2003, 71mila 700 nel 2004, 50mila nel 2005, 24mila 700 nel 2006, 38mila 500 nel 2007, 81mila nel 2008, 48mila 700 nel 2009), un apporto decisivo è venuto dall’intervento del 2010, che ha consentito di dragare ben 400mila metri cubi di sabbia. Altri 96mila metri cubi sono stati scavati nel 2011, mentre nei primi tre mesi del 2012 la quantità movimentata assomma a circa 36mila 700 metri cubi. Con la sabbia scavata è stato possibile ripascere il litorale di ponente, soggetto ad erosione, anche qui con risultati significativi: in alcuni punti la spiaggia è stata allungata anche di 50 metri.

Ma ci sono anche aspetti problematici. L’insabbiamento è un fenomeno inarrestabile, la sabbia continua ad arrivare da sud, portata dal moto delle correnti e fra pochi giorni l’ultimo intervento finanziato si fermerà per esaurimento dei fondi. “I nostri tecnici – spiega il sindaco Luca Lunardini – ci dicono che per mantenere l’attuale situazione di fatto, che per il nostro porto si può considerare ottimale, sarebbe sufficiente prevedere un limitato intervento di manutenzione, che però deve essere costante e ripetuto nel tempo. Il costo stimato è di 800mila euro all’anno. Per questo stiamo già istruendo una proposta da presentare alla Regione, alla quale compete questo genere di interventi”.

Secondo aspetto: l’insabbiamento interno. I rilievi mostrano un’area di bassi fondali all’interno dell’avamporto, in corrispondenza della foce del canale Burlamacca. Per ovviare a questo problema la Regione ha già deliberato una spesa di 1,3 milioni di euro. “Purtroppo – osserva Bucciarelli – le analisi ci mostrano come questa sabbia sia inquinata, e perciò dovrà essere smaltita in discariche particolari. Una pratica costosa, per cui l’intervento non sarà risolutivo, ma comunque molto utile. I lavori inizieranno a ottobre”.

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