“Molti di questi incarichi – dice Pezzini – potevano essere affidati ai validi professionisti che ci sono all’interno dell’ente pubblico. Il sindaco poteva evitare di dare questi incarichi proprio a fine mandato. Ma qui, come nell’antica Roma, assistiamo solo al Patrizio che elargisce beni e favori ai suoi ‘clientes’. Il problema – conclude Fabio Pezzini – è che Bertola lo fa con denaro pubblico, e per giunta senza neanche aver approvato il bilancio”.
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