FORTE DEI MARMI. “Che le regole elettorali non siano uguali per tutti è un dato di fatto oramai eclatante dopo le affermazioni dell’avvocato Popper. L’aver raccolto delle firme dei concittadini sulla base di una alleanza politica fantomatica evidenzia quanto un politico di ieri non consideri minimamente l’intelligenza dei cittadini”. Così Maria Teresa Baldini, candidata sindaco del Movimento Fuxia People, ritorna sull’accusa in merito alla mancata trasparenza nell’alleanza tra Pdl e Lega.

“E’ triste vedere che un capo lista e per di più un avvocato che, in quanto tale, dovrebbe ben conoscere gli obblighi  per una partecipazione democratica e responsabile alle elezioni amministrative, abbia avuto certi comportamenti”. A Fuxia People dispiace che certe accuse provengono proprio da un centro destra  “la cui insipienza di gestione ha condotto una certa sinistra a gestire per 5 anni Forte dei Marmi”.

 

“Oggi i fortemarmini chiedono una politica nuova, fatta da persone nuove alla politica. I problemi di oggi sono la sicurezza, il benessere economico, la difesa della nostra identità turistica. A queste ed altre problematiche solo il nostro programma da una risposta esauriente e il Popper, come tutti gli altri politicanti, pensano solo ad occupare posti di potere con tessere di partito in tasca facendo la gara a chi espone più simboli. Non si vergogna un avvocato di aver commesso una  tale scorrettezza e non si ricorda cosa ha fatto fare ai vigili per la bandiera Fuxia ? Dagli atti dei vigili urbani, in possesso di Fuxia People appare il nome Popper e del suo compare Fabio Giannotti come coloro che hanno richiesto la rimozione delle nostre bandiere dalla sede Fuxia. E questi sarebbero coloro che vorrebbero gestire la comunità di Forte dei Marmi? E questi sarebbero coloro che hanno una preparazione professionale tale da non rendersi conto di ledere i diritti dei cittadini come espressamente scritto nella Costituzione? Fuxia people dice basta ai soliti politicanti. Di fatto il Popper ha già rimosso, in modo comico, il simbolo che lui ha posizionato senza autorizzazione da parte del partito”.

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