VERSILIA. “Che stanno facendo i sindaci del CAV e la provincia di Lucca?” Se lo domandano Michele Massari della Funzione Pubblica della Cgil di Lucca e Giorgio Bertozzi, rappresentante sindacale di Tev/Veolia.

“Sono ormai mesi che Veolia/Tev ha annunciato di voler abbandonare Pioppogatto. Il sindacato e i lavoratori, lo hanno denunciato in tutte le forme, ricevendo solo generiche assicurazioni.

“Mentre sindaci e assessori andavano dicendo che Veolia non se ne sarebbe andata senza favorire soluzioni alternative, rischiando chissà quali procedimenti legali, la società, preparava le carte per portare i libri in tribunale, come ha fatto in Calabria, e mettere i lavoratori in mobilità.

“A quanto è dato di sapere, è questa la situazione che si sta profilando e che vorremmo venisse smentita. Voci sempre più insistenti, danno per certa la spedizione delle lettere di licenziamento a breve, mentre la società si sa, non è più in condizione di pagare neppure materiale di prima necessità come il gasolio e l’energia elettrica.

“Di questo i comuni sono al corrente pur tergiversando nel pagamento delle fatturazioni.

“Sembra in effetti che l’unica vera preoccupazione delle parti in causa, peraltro assolutamente legittima anche se non esaustiva delle problematiche in corso, sia il contenzioso economico in atto.

“Ci si chiede dove siano finite le manifestazioni di interesse e i relativi progetti gestionali di Ersu e Sea Risorse, presentati al CAV a febbraio e ad oggi spariti nel nulla.

“Ci si chiede inoltre quali ipotesi si muovano dietro questa stagnazione apparente.

2Sarebbe ora che le amministrazioni comunali, si decidessero a produrre un progetto serio e sostenibile che valorizzi l’impianto di Pioppogatto e salvi i 39 posti di lavoro. Vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica e i cittadini sul rischio connesso a questo immobilismo, che oltre a provocare disoccupazione, può portare ad un grave cortocircuito nel sistema di smaltimento dei rifiuti in Versilia ed in tutta la provincia.

“Di fronte a questo quadro, abbiamo deciso di rivolgerci al prefetto che ad oggi, tramite i suoi uffici, sembra l’unica istituzione che abbia compreso la gravità della situazione. Gli abbiamo chiesto di convocare un tavolo con i sindaci del CAV e la provincia.

“D’altra parte, mentre il tempo passa senza che si affaccino soluzioni – concludono Massari e Bertozzi – Tev/Veolia sembra decisa ad accelerare i tempi anticipando la dismissione dell’impianto addirittura al 15 maggio.”

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