SERAVEZZA. “Domenica serrata dei negozi per protesta!”. Lo annuncia Mirco Baldi, presidente del Centro commerciale naturale di Querceta.

“La polemica sterile, tipica della politica, a me non piace: credo che in questo periodo di crisi i comuni e le attività commerciali dovrebbero trovare un equilibrio. Da parte nostra, come commercianti, pagando le tasse onoriamo il nostro accordo, ma chiediamo in cambio servizi come è giusto che sia.

“Rimanendo coerente con i fatti della polemica, non voglio fare una lista di cosa non funziona, non basterebbe tutto un giornale e sarebbe molto populista: voglio solo dire che la comunicazione delle volte costa poco e risolve tanti problemi.

“L’assessore Biagi, che si sente tirato per la giacchetta, ha poco da recriminare: lui ha scelto di fare il politico e quindi si deve prendere oneri ed onori e capire che non vogliamo essere presi in giro da chi ci amministra.

“Il caso dello sponsor è veramente la cosa che mi fa arrabbiare. Non è possibile farne una questione economica su quanto abbiamo promesso, peraltro solo a voce: io non ho visto né firmato alcun contratto.

“Voglio ricordare che noi siamo un’associazione senza fini di lucro, voluta dalla Regione Toscana, molto utile all’amministrazione per fare punteggio sui finanziamenti delle opere pubbliche. Il nostro modus operandi è quello di sottrarre tempo alle nostre attività per promuovere e rilanciare la frazione con benefici diretti e indiretti per tutti.

“Il nostro logo e quello della ProLoco dovevano essere comunque su tutte le forme cartacee di promozione possibile e immaginabile come quello della “Fondazione Terre Medicee”, a prescindere dall’aspetto economico.

“Facciamola finita di prenderci in giro: il sindaco in persona disse in un’assemblea con i commercianti ‘Soldi non ve ne diamo ma ci impegniamo a dare risalto al Centro commerciale in tutti i modi possibili’. Poi, alla prima occasione, ci pensate come un’azienda, quando avreste dovuto metterci d’ufficio, come contributo.

“Comunque, domenica la maggioranza delle attività rimarrà chiusa esponendo un cartello, in forma di protesta verso questa amministrazione – conclude polemicamente Baldi – che si dimentica e snobba il suo cuore economico.”

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