VIAREGGIO. “Tasse, burocrazia, mancanza di liquidità, ritardi nei pagamenti da parte degli enti locali, banche che non concedono più nè fidi nè mutui: in Lucchesia la musica non è diversa che nel resto d’Italia.” Lo scrive Antonio Cantieri, segretario provinciale del Pli.

“Un’impresa su due – precisamente il 49,6% – chiude i battenti entro i primi 5 anni di vita.

“Da inizio anno si sono suicidati già 23 piccoli imprenditori perchè il suicidio da alcuni probabilmente è visto come un gesto di ribellione contro un sistema sordo ed insensibile che non riesce a cogliere la gravità della situazione.

“Se, come sottolinea l’Unione Europea, il 58% dei nuovi posti di lavoro è creato dalle imprese con meno di 10 addetti, e se, come risulta dai dati Istat, il 60% dei giovani italiani neoassunti nel 2011 è stato ‘assorbito’ dalle micro imprese con meno di 15 addetti, è chiaro che il Governo non può non intervenire abbassando il carico fiscale sulle imprese e in generale sul mondo del lavoro, altrimenti sarà difficile far ripartire l’economia di questo Paese”.

“A livello locale è necessario intraprendere azioni- con le associazioni di categoria – affinchè commercianti e artigiani non finiscano nelle mani degli strozzini sperando di risollevare le sorti delle proprie imprese.

“L’usura è un male antico che da sempre accompagna la storia dell’uomo. In pratica, consiste nello sfruttare il bisogno di denaro di un altro individuo per procacciarsi un forte guadagno illecito. Alla base di un rapporto usuraio c’è, da una parte, la necessità di denaro e, dall’altra, un’offerta che può apparire come un’immediata possibile soluzione per chi si trova in difficoltà.

“In questi momenti di difficoltà la disperazione spesso fa compiere azioni al di fuori della legge. Le banche – e in questo sta il compito degli enti locali – devono trovare il modo di finanziare coloro che con poche migliaia di euro possono salvare la propria azienda.

“Nessun imprenditore lavora per chiudere o licenziare i propri dipendenti. Nessun imprenditore lavora per fallire e quindi è necessario, prima che questa ondata di suicidi – e gli ultimi due sono avvenuti in Toscana – coinvolga a travolga anche Camaiore e la Versilia, che il futuro sindaco di Camaiore, anche in sinergia con gli altri sindaci della costa, si impegni a fondo per combattere questa piaga che mina dall’interno il tessuto sociale, oltre che quello economico.”

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