VIAREGGIO. Assemblea e manifestazione, stamattina, dei dipendenti Sea Ambiente davanti il municipio di Viareggio. A spingerli a manifestare l’incertezza per quanto riguarda i loro stipendi.
“Quanto ancora si può sostenere – scrive la Cgil in serata – una situazione simile con il Comune di Viareggio e quali sono le vere intenzioni dell’Ente= Oggi i lavoratori dell’igiene ambientale hanno manifestato davanti al municipio per rivendicare certezze sui loro stipendi, ma se è vero che Sea Ambiente è in scoperto con il Comune di Viareggio per più di 17 milioni di euro, anche alla Tev-Veolia la situazione debitoria non è meno grave”.
“Oggi il Sindaco garantisce gli stipendi di aprile e domani cosa accadrà? Intanto domani noi saremo con i lavoratori dal Prefetto di Lucca, per portare anche alla sua attenzione lo stato di grave dissesto in cui versa l’azienda e tutto il settore dell’igiene del territorio in Versilia e già questa sarebbe una prima occasione in cui il Comune di Viareggio (anch’esso convocato) può dimostrare la sua reale intenzione di offrire garanzie concrete”.
Giovanna Lo Zopone Segretario Generale della Funzione Pubblica CGIL esprima forte preoccupazione anche per quello che accade nel mondo delle Cooperative Sociali: “ci vengono segnalati dagli operatori mancati pagamenti degli ultimi 6 mesi. Questa situazione porterà alla crisi di diverse cooperative sociali che stanno già ritardando gli stipendi ma che a breve non potranno più permettersi il saldo dei contributi con impossibilità in seguito di dare garanzie sui Durc”.
“Il signor Sindaco – aggiunge Paolo Bruni, segretario CGIL Versilia – ci deve dare delle reali garanzie. L’assicurazione dei pagamenti delle retribuzioni delle lavoratrici e lavoratori delle aziende dei servizi si ottiene – oggi e domani – non con operazioni di carattere straordinario, ma con il corretto funzionamento delle aziende stesse. I cittadini di Viareggio pagano una tariffa di gestione dei rifiuti urbani mediamente superiore del 30 / 35% rispetto al resto della regione attraverso un meccanismo, quello della Tia, che copre interamente il costo dei servizi. Dove sono finiti i loro soldi e come si è potuti arrivare al punto in cui un azienda che non ha problemi di mercato (e quindi non è interessata dalla crisi globale) versa in una condizione tale da non garantire non solo il pagamento delle forniture, ma anche degli stipendi del personale che giornalmente opera con competenza e professionalità”.
