VERSILIA. CGIL CISL e UIL provinciali parteciperanno insieme alle manifestazioni che tradizionalmente sono organizzate sul territorio provinciale.

Il messaggio che accomuna tutte le manifestazioni “Equità, diritti, sviluppo”, sintetizza in poche parole gli obiettivi che i tre sindacati rivendicano verso le rappresentanze politiche, le amministrazioni pubbliche, le associazioni di categoria dei datori di lavoro.

In questo primo maggio la situazione dell’occupazione nella nostra provincia sta peggiorando rispetto ad un anno fa.  Gli indici di occupazione salgono solo grazie ai contratti stagionali e aumenta il numero delle persone scoraggiate, soprattutto giovani e donne, che non cerca lavoro portando il livello di disoccupazione oltre il 12%, secondo i dati dell’osservatorio provinciale sul mercato del lavoro.

I livelli della cassa integrazione sono in aumento, come pure le mobilità in tutti i settori, nessuno escluso. I dati INPS evidenziano infatti la forte crescita del numero di ore di CIGS autorizzate (oltre 100.000) ed una crescita superiore al 5% delle indennità di disoccupazione erogate. Segnale evidente del perdurare della situazione di crisi. Anche nei bilanci degli enti locali diminuiscono le risorse disponibili al sostegno sociale delle fasce di minor reddito ma crescono invece le esigenze da parte di famiglie e anziani.

Il Governo parla di rigore, equità e crescita…ma il rigore è tassazione sulle famiglie e non sui patrimoni,  l’equità è riforme pesanti su pensioni e lavoro e non maggiore giustizia sociale, la crescita è attenzione ai mercati finanziari e non allo sviluppo dell’economia.

L’aumento dell’incertezza, delle disuguaglianze sociali e della povertà è un dato di fatto che si tocca con mano, fa scendere la qualità del lavoro, i livelli di sicurezza, si riflette negativamente sui consumi in una spirale che stringe lavoratori e aziende.

 

CGIL CISL e UIL chiedono interventi concreti per l’Equità , il Lavoro e lo Sviluppo.

 In un momento in cui gli scandali della politica, le speculazioni della finanza, l’illegalità, disegnano un Paese allo sbando, è facile “fare di ogni erba un fascio”, ma siamo consapevoli che questo non è vero e non è giusto.

Equità, Diritti, Lavoro: temi che devono essere affrontati a livello nazionale ed internazionale, ma questo non esclude, come  CGIL CISL e UIL, l’agire nel nostro territorio, a ricercare soluzioni, a sfruttare tutte le opportunità, a crearne di nuove sollecitando la collaborazione  concreta con le amministrazioni pubbliche, le associazioni dei datori di lavoro, il sistema del credito.

Sul primo maggio interviene anche la deputata del Pd, Raffaella Mariani:

Difendere il lavoro per rilanciare l’Italia. Solo così saremo in grado di avviare quello sviluppo sostenibile e duraturo che ci porterà fuori dalla grave crisi che stiamo vivendo. In occasione del Primo Maggio non possiamo dimenticare che anche in Provincia di Lucca i lavoratori stanno pagando un prezzo altissimo: nomi come Corsonna e Panem evocano le difficoltà di centinaia di persone che non sanno cosa riserverà loro il futuro. Ma i settori colpiti sono tanti: un esempio per tutti, quello dell’edilizia. E la precarietà continua a ipotecare l’esistenza dei nostri giovani, quelli che dovranno costruire il Paese di domani. Intervenire, limitandoli, sui diritti dei lavoratori, non è la strada che ci porterà fuori da questa congiuntura negativa. Al contrario, sono convinta che sia necessario costruire un’occupazione solida e stabile, cancellando le paradossali disuguaglianze che affliggono oggi il mondo del lavoro; allo stesso tempo è indispensabile offrire agli imprenditori che investono e scommettono su ricerca e talento il sostegno necessario a superare questo momento difficile. Continueremo a chiedere al Governo misure per far ripartire il Paese: dagli investimenti in un piano nazionale di piccole opere, ad interventi per garantire tempi certi e accettabili per i pagamenti della pubblica amministrazione, fino ad un ripensamento sul Patto di Stabilità. Un appello che facciamo da mesi, a fianco degli amministratori locali e delle Regioni: agire rapidamente e attivare procedure trasparenti a difesa del nostro tessuto produttivo e dei lavoratori che hanno già fatto gravi sacrifici è l’unica ricetta per portare l’Italia fuori dalla crisi”.

 

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ultimo aggiornamento: 30-04-2012


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