MASSAROSA. Sono montati sul cornicione del balcone della villetta in cui abitano, in via Rontani, ed hanno minacciato di buttarsi di sotto. Movimentata mattinata nella frazione di Bozzano, per un episodio che alla fine si è risolto per il meglio.
Protagonisti del gesto (dimostrativo) tre giovani operai di Napoli, dipendenti di una società di telefonia di Napoli che opera in Versilia per quanto riguarda le linee elettriche e soprattutto telefoniche.
A quanto raccontato dai tre ai carabinieri, la ditta li costringerebbe ad effettuare dei turni massacranti di lavoro, senza però riconoscere loro gli straordinari. Inoltre la società avrebbe comunicato loro che a breve avrebbero dovuto cambiare casa. La villetta di via Rontani (nella quale in genere dormono 7-8 persone minimo) infatti, a quanto pare, è stata presa in affitto proprio dalla società per dare un alloggio ai suoi operai. Ma nella nuova abitazione in cui dovrebbero trasferirsi gli operai avrebbero invece dovuto dividere gli alloggi tra loro, in spazi molto più ridotti e, a loro dire, insufficienti.
Così i tre hanno minacciato di buttarsi di sotto, di farla finita, avvisando con una telefonata la stazione dei Carabinieri. Solo dopo l’arrivo di due volanti del 112 (una da Viareggio, una da Massarosa, su cui c’erano sia il maggiore Pasquali comandante della Compagnia di Viareggio che il maggiore Trazzera della stazione di Massarosa), di una ambulanza della Misericordia di Massarosa e soprattutto dopo l’arrivo di alcuni ispettori del lavoro, i tre hanno desistito dal loro insano intento, sono rientrati in casa, e con l’aiuto degli ispettori del lavoro hanno raccontato la loro verità.
Sul posto, per cercare di calmare i tre, anche alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale, dal vicesindaco Adolfo Del Soldato agli assessori Stefano Natali e Mariano Donati.
