VIAREGGIO. “Realizzare e sviluppare attività imprenditoriali è possibile anche in territori soggetti a tutela, come quelli di un’area a parco.”: è quanto afferma il presidente provinciale di Coldiretti Fabrizio Filippi che ha favorevolmente accolto le dichiarazioni del neopresidente del Parco di San Rossore Fabrizio Manfredi all’indomani della presentazione dei progetti e delle linee future che puntano alla tutela ambientale del territorio, ma anche al rilancio della promozione e dell’educazione ambientale.

L’agricoltura, in questo particolare contesto, è pronta a giocare un ruolo da protagonista. Piena condivisione quindi della progettualità e delle intenzioni di Manfredi: “Coldiretti – spiega ancora Filippi – ha fatto la scelta di essere Organizzazione del “fare”, per contrastare i rigurgiti di un sistema di rappresentanza che è più portato a vivacchiare perdendo progressivamente contatto con la realtà degli interessi delle categorie e dei cittadini.”

A piacere in particolar modo alla principale organizzazione agricola il pensiero che il Parco diventi, nelle intenzioni, volano di un’economia sostenibile, sia per l’agricoltura, sia per l’uso delle energie rinnovabili.

“L’affermazione di Manfredi – scrive Coldiretti – di voler considerare tra i temi principali da affrontare nella sua agenda quello di poter rendere il parco un luogo, oltre che di studio, anche di opportunità di carattere economico dà corpo alla percezione dei vertici locali di Coldiretti che avevano avuto nel corso dell’incontro con il presidente Manfredi all’indomani della sua nomina.

“La presenza del Parco è sicuramente un elemento di valore assoluto, legato alle opportunità che da esso conseguono in termini di turismo tematico e di rafforzamento di una cultura naturalistica ed ambientale, da cui può realizzarsi un percorso economico di sviluppo compatibile che coinvolga i diversi soggetti economici ed istituzionali presenti sul territorio.

“Per ciò che concerne l’agricoltura e la zootecnia – conclude il Direttore Provinciale Coldiretti Aniello Ascolese – siamo pienamente disponibili ad aprire un confronto con l’Ente Parco, al fine di realizzare un protocollo di intesa che garantendo i legittimi interessi e le esigenze che derivano a chi è deputato alla gestione di un’area parco, individui i criteri ed i confini all’interno dei quali si possano concretizzare iniziative di sviluppo destinate al settore agricolo.”

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