VIAREGGIO. Stamani mercoledì 16 maggio si è tenuto l’incontro in Prefettura con il CAV e la società Gestioni Ambientali snc in concordato preventivo (ex TEV). Erano presenti le amministrazioni comunali di Forte dei Marmi, Seravezza, Pietrasanta, Massarosa e Viareggio, Funzione Pubblica CGIL e UIL Trasporti con le rispettive RSA, il Prefetto, il Questore di Lucca, il Comandante dei Carabinieri, il Direttore dell’ATO Costa, una rappresentante della Regione Toscana ed il presidente della Provincia con gli assessori alle attività produttive e all’ambiente.

“I lavoratori si sono presentati tutti in cortile degli Svizzeri, aspettando la delegazione”, scrivono Michele Massari ed Antonio Andreozzi, rappresentanti delle due organizzazioni sindacali che hanno partecipato all’incontro. “Nella riunione, già programmata precedentemente, si è dovuto prendere in esame la mancata firma dell’accordo tra il concordato di TEV e il CAV che procedeva alla gestione temporanea in prorogatio dell’impianto di Pioppogatto, per la quale i Comuni del CAV avrebbero dovuto pagare i costi di gestione alla società in concordato Gestioni ambientali.

“La firma sembrava ormai scontata quando, nella serata del 15 maggio, è venuta meno la disponibilità dei Comuni di Pietrasanta, Camaiore – che era assente anche nell’occasione – e Viareggio. Ciò ha provocato la chiusura, da parte del giudice delegato al concordato, dell’impianto di Pioppogatto dove i lavoratori saranno impiegati temporaneamente solo per la messa in sicurezza del sito.

“Seguirà, come annunciato, la messa in mobilità (leggasi licenziamento) di tutti i lavoratori. Nell’incontro in Prefettura, di fronte alla mancata firma, che peraltro avrebbe messo in posizione di sicurezza le maestranze attraverso la prosecuzione del rapporto di lavoro, ci si aspettava un piano alternativo ed esecutivo. Non è stato purtroppo così.

“Dai sindaci non è emerso niente di certo se non generiche assicurazioni circa un piano emergenziale, che prevede la dislocazione presso locazioni stabilite dagli enti locali dei rifiuti. Una condizione inaccettabile che rende difficilissima la posizione dei lavoratori, i quali, laddove fossero licenziati, perderebbero le tutele del CCNL che prevede la continuità nel cambio di gestione e pone fortissime preoccupazioni sull’inizio della stagione turistica in Versilia che a questo punto è in piena emergenza rifiuti.

“Come organizzazioni sindacali, di fronte agli indugi di alcuni sindaci, abbiamo proposto che entro 48 ore venga portato all’attenzione delle parti e del Prefetto il cosiddetto piano alternativo che deve prevedere la ricollocazione di tutti i lavoratori e laddove non vi fosse un piano operativo, che si proceda immediatamente alla firma dell’accordo con la Gestioni Ambientali.

“Quest’ultima soluzione darebbe il tempo necessario alla definizione di una nuova realtà societaria per gestire il passaggio di qui all’ingresso della società costituita dall’ATO (prevista per i primi mesi del 2013). Nel confronto, abbiamo rilevato la massima attenzione del Prefetto, sia alle problematiche ambientali quanto a quelle occupazionali. Disponibilità sono venute anche dalla Provincia, con l’impegno diretto del presidente Stefano Baccelli, e dei sindaci di Massarosa e Forte dei Marmi.

“Ciò ha permesso di ottenere un aggiornamento del confronto a venerdì 18 maggio presso la Prefettura per un nuovo incontro dove il CAV è chiamato a illustrare le soluzioni che si vogliono adottare.

“Come organizzazioni sindacali usciamo dalla riunione in posizione molto critica”, concludono Massari e Andreozzi.

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