VIAREGGIO. “Possibile che a Viareggio scivoli ogni problema con una indifferenza inaudita? Ma che razza di gente siamo? È un momento drammatico, stiamo attraversando una crisi che strozza tutti, da mesi dico che saremo in emergenza spazzatura e in molti si ritroveranno senza lavoro con le fondazioni in crisi.” A parlare è Eugenio Vassalle, segretario cittadino di Fli e consigliere comunale del Gruppo misto.
“Dove sono tutti quelli che amano il Carnevale e il Pucciniano, i balneari, la cantieristica, il commercio e ogni attività con problemi di ogni natura lasciati soli da tutti, alla mercè di una crisi che non guarda in faccia nessuno?
“Cittadini rapinati, derubati anche dall’ultima speranza, di vedere un barlume di ripresa. Basta! Prendiamoci tutti le nostre responsabilità, non c’interessa nulla, sappiamo solo lamentarci, ma le maniche non le vedo alzate da nessuno se non da un briciolo di veri cittadini che con grande amore per Viareggio puliscono giardinetti o anziane viareggine doc che spazzano davanti casa, come si faceva una volta.
“Dobbiamo riconquistare il nostro territorio: solo cosi si riesce anche a controllarlo.
“Ma dove sono i movimenti dei lavoratori, dove sono i movimenti studenteschi come quelli negli anni Settanta? Nascevano lì scuole di pensiero che erano lo stimolo alle partecipazioni popolari.
“Oggi i giovani non hanno interessi né reazioni a quello che succede loro intorno: sarebbero queste le nuove leve che un domani devono amministrare?
“La politica con l’avvento di Berlusconi è diventata una sfida tra tifoserie”, scrive Vassalle. “Non più sinistra, destra o centro, né importa chi vincerà l’elezioni: l’importante è che la classe dirigente abbia a cuore i cittadini, basta credere in politiche clientelari o miraggi e venditori di fumo.
“Viareggio, svegliati! Chi l’ha detto che bocciando l’attuale parte politica che ha governato male sia meglio votare l’altra? Se sommate gli ultimi 10 anni hanno fatto male tutti e due.
“Faccio perciò un appello ai partiti di autodepurarsi e di dar spazio alle nuove leve con nuove regole, senza sudditanze e pregiudizi.
“È ora il momento che i cittadini tornino ad avere una speranza: se non comincia dal nuovo, da dove iniziamo?”
