VIAREGGIO. Era circa l’una e mezzo quando, la notte scorsa, il comandante di un peschereccio viareggino ha chiamato concitato la sala operativa della Guardia Costiera di Viareggio. “Ho rotto l’elica e non riesco a governare, sto andando verso la spiaggia”. Queste le prime parole che hanno rotto il silenzio della notte, gridate dal peschereccio in difficoltà.
Immediatamente partiva, a tutta velocità dal porto di Viareggio, la motovedetta CP 813 che in pochi minuti raggiungeva il peschereccio in difficoltà.
Negli stessi minuti, altri uomini della Guardia Costiera di Viareggio raggiungevano la spiaggia davanti al bagno “Nettuno, luogo dove si trovava il peschereccio che aveva richiesto soccorso. La motovedetta CP 813, però, non poteva avvicinare il peschereccio in balia dei frangenti perché, nel frattempo, si era avvicinato troppo alla riva. Ed infatti, a causa del frangersi delle onde, il peschereccio andava ad arenarsi sulla spiaggia.
Qui il comandante dell’unità veniva aiutato, dagli uomini in divisa blu, a guadagnare la riva. Subito venivano allertati i mezzi per la rimozione ma, a causa dell’oscurità, le operazioni venivano rimandate al mattino successivo. Questa mattina, però, il primo tentativo di rimorchiarlo dal mare con i mezzi portuali non ha dato buon esito. Infatti, le onde che ancora erano presenti rischiavano di danneggiare l’unità.
Poi, mentre si svolgevano le prime operazioni, negli Uffici di Piazza Palombari dell’Artiglio veniva notificato al proprietario l’ordine di provvedere con urgenza alla rimozione dell’unità e di adottare tutte le misure idonee a scongiurare qualsiasi tipo di possibile inquinamento dell’ambiente. Operazioni complesse, svolte da ditte specializzate, che si sono protratte anche nel pomeriggio e sono tutt’ora in corso al fine di liberare nel più breve tempo possibile la spiaggia.
