VIAREGGIO. Era circa l’una e mezzo della scorsa notte, quando alla sala operativa della Capitaneria di Porto squillava il numero di emergenza. Però dall’altro capo del telefono non c’era un marittimo in difficoltà, bensì una persona che segnalava un’attività di pesca illegale nelle acque fuori dal porto.

Immediatamente è così partita la motovedetta CP 813 che, poco fuori dalle ostruzioni, individuava una barca, con due persone a bordo, intenta alla pesca. I pescatori abusivi, però, non appena visti i lampeggianti blu della Guardia Costiera, cercavano di sfuggire all’identificazione andando quasi a spiaggiarsi sulla riva.

Dopo quasi mezz’ora, convincevano i due occupanti della barca a seguirli in ufficio per essere identificati. I due, scortati dalla motovedetta, quindi, rientravano in porto ma, non appena in prossimità della darsena, cambiavano rotta cercando di fuggire al controllo della motovedetta. Motovedetta che li inseguiva sino a che i due, sfruttando le minori dimensioni della loro barca, si dileguavano lungo il canale passando sotto il ponte girevole.

Rientrati in banchina però gli uomini della Guardia Costiera hanno preso un mezzo più piccolo, il gommone GC A78, ed hanno inziato di nuovo a perlustrare il porto, il canale e tutte le darsene. Nel frattempo, però, avevano già riconosciuto uno dei due, un viareggino poco più che quarantenne, in quanto persona già nota al Comando di via Oberdan. Alla fine la tenacia dei marinai veniva premiata. Alle prime luci dell’alba hanno infatti ritrovato  la barca abbandonata dagli occupanti, che hanno sequestrato.

Per i due improvvisati pescatori che pensavano di farla franca cercando di sfuggire alla Guardia Costiera, è scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria per aver resistito all’attività di controllo, e per l’inosservanza di norme in materia di sicurezza della navigazione.

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