FIRENZE. Per una rx al ginocchio o all’anca si va che è una bellezza: due giorni d’attesa e si è lì, pronti alla lastra. Idem per un esame di radiodiagnostica digitale alla spalla. Peccato, però, che invece per effettuare una Tac al rachide dorsale di giorni ne passino 71 e ben 52 per una risonanza magnetica a encefalo e tronco encefalico, mentre scendono a 38 giorni ma sforano comunque i tempi dovuti le attese per una Tac al rachide cervicale o al cranio. Idem per le visite di alcune specialità come ginecologia (39 giorni di attesa) o dermatologia (38 giorni).

A prendersi la briga di effettuare il monitoraggio su scala regionale delle liste d’attesa sanitarie è stato il vicepresidente della Commissione sanità del consiglio regionale Stefano Mugnai (Pdl) che oggi esamina gli esiti della sua indagine per quanto riguarda la Asl 12 della Versilia insieme ai suoi colleghi Giovanni Santini e Salvadore Bartolomei.

“Il fenomeno delle liste d’attesa in sanità rimane uno di quelli più critici, e anche percepiti come tali dai cittadini che vi si scontrano quotidianamente, del sistema sanitario regionale”, commentano i tre consiglieri regionali del Pdl. “La Regione ne parla, ammette il problema, afferma di stanziare fondi per fronteggiarlo. E poi? Si aspetta per quasi due mesi e mezzo per alcune prestazioni.

“Qualcosa non va, anche se è bene precisare che la Versilia non è affatto nella peggiore tra le situazioni che abbiamo potuto verificare in Toscana. È solo lavorando sulle criticità, però, che si può incidere sul margine di miglioramento.”

I dati presi in esame da Mugnai e dai suoi colleghi sono forniti di fresco direttamente dalla Asl 12 che li ha aggiornati al 30 maggio scorso. Ebbene, tutte le prestazioni presentano più o meno una dualità costante: tempi di erogazione entro i limiti massimi di tempo stabiliti con delibera dalla giunta regionale, con qualche sforamento significativo ma episodico come nei casi descritti poc’anzi.

Situazioni non gravissime, nel complesso, ma su cui si può migliorare. “Anche perché la giunta regionale afferma di investire somme cospicue per arginare il fenomeno delle liste d’attesa in sanità”, osservano Mugnai, Bartolomei e Santini. “E allora, vogliamo che agli stanziamenti seguano anche i risultati.”

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