VIAREGGIO. Fa discutere il questionario inviato a tutte le scuole di Viareggio dall’Asp, l’azienda che gestisce le mense scolastiche. In sostanza, dal prossimo anno scolastico, si obbligano le famiglie di Viareggio a pagare le rette della mensa esclusivamente tramite conto corrente bancario.

Il questionario è stato consegnato a gran parte (se non tutti) i bambini delle scuole di Viareggio. Che lo portano a casa, dai loro genitori. In realtà però non è affatto un questionario, non ci sono domande a cui rispondere o crocette da mettere. C’è un depliant informativo dell’Asp e un foglio in cui si chiede di inserire numero di cellulare, nome della banca e coordinate bancarie.

Il perché è scritto nello stesso volantino. Asp spiega che “dal prossimo anno scolastico sarà richiesta a tutti gli utenti l’attivazione della domiciliazione bancaria con addebito diretto sul conto corrente bancario o postale, per il pagamento del servizio di ristorazione scolastica, senza aggravio di spese per l’utente”.

  Qualche genitore, e qualche insegnante, però si chiede: “E se un conto corrente non ce l’ho? Oppure se non voglio darlo all’Asp? La domiciliazione bancaria, per la corrente, il gas o l’acqua è un servizio offerto all’utente, non un obbligo”.
 Altro aspetto che a molti genitori non torna è quello della fatturazione. Che Asp consegnerebbe direttamente a scuola, ai bambini, i quali dovrebbero poi portarla a casa ai genitori.

foto asp

 Alle proteste seguono le spiegazioni di Lucia Accialini, assessore all’istruzione del Comune di Viareggio, e Marco Franciosi, direttore dell’Asp. “Dal prossimo anno diventa obbligatorio fornire l’Iban – confermano – la l’azienda sarò pronta caso per caso a discutere di eventuali problemi con i genitori. Non chiederemo certo di aprire un conto corrente a chi non ce l’ha e non può permetterselo”.
 Franciosi spiega anche il senso dell’iniziativa. “Da una parte recuperare i circa 50 mila euro l’anno di pasti non pagati. Un conto è chi non ce la fa a pagare, un conto sono i furbetti. Dall’altra parte contiamo in questo modo di far risparmiare l’azienda e i cittadini. I cittadini, senza bollettino, risparmieranno circa 27 euro l’anno, visto che la domiciliazione tramite iban è gratis, mentre il bollettino alla posta si paga un euro e cinquanta. Anche Asp risparmierà i costi postali e le stampe dei documenti. Per quanto riguarda la fatturazione consegnata a mano – spiega ancora Franciosi – è sempre per lo stesso obiettivo: risparmiare i 60 centesimi per ogni fattura da inviare per posta. Di questi 60 centesimi risparmiati inoltre, 30 li destineremo direttamente alla scuola, per acquistare materiale didattico o di cancelleria”.
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