(foto Pomella)
(foto Pomella)

CAMAIORE. Trentacinque anni di grande e gloriosa attività. Riprende l’attività del Gruppo Archeologico Camaiore, proprio in occasione della ricorrenza del 35° anniversario della fondazione. Il gruppo – già nel 1976 – venne registrato ufficialmente il 1° agosto 1977.

In questo lungo l’associazione  è riuscita a svolgere un ruolo significativo nell’ambito dell’archeologia locale, grazie anche alle numerose scoperte effettuate sul territorio comunale.  Già nel ’78 infatti alcuni soci (da quella data fanno ancora parte del sodalizio Luca Santini, Francesco Ceragioli e Bruno Orsi) dell’allora neonata associazione, portarono alla luce il sepolcreto dell’età del rame alla Buca del Corno in località Passo del Lucese. Poco dopo seguì l’importante scoperta del villaggio dell’età del Bronzo in località Candalla e qualche anno dopo fu segnalato il ritrovamento del villaggio fortificato del Monte Penna. Ma è grazie a loro che si devono tante altre scoperte venute alle luce negli anni: i siti dei Liguri-Apuani del Monte Rondinaio e Castellaccio in località Lucese, e quello di Campallorzo, la Grotta della Fibula sotto il paese di Metato, il villaggio medievale in località Lombrici, la zona archeologica dell’Acquarella, il ritrovamento del sito etrusco in località Castiglioni, nella frazione di Marignana.  Diverse anche le partecipazioni alle campagne di scavo organizzate a Camaiore, in Italia e all’estero.

Oltre alle ricerche sul territorio l’associazione, nel corso dei 35 anni di vita, si è adoperata per la divulgazione dell’archeologia locale, organizzando più di trenta mostre e numerosi incontri di studio con esperti del settore, oltre che dare alle stampe una decina di pubblicazioni, grazie alle ricerche operate dai soci, per divulgare e valorizzare i siti archeologici esistenti a Camaiore.

Per questi primi 35 anni di vita sono previsti festeggiamenti, ad agosto, con numerose iniziative per sensibilizzare i giovani e l’opinione pubblica in generale sull’importanza del volontariato, non solo come momento di aggregazione ma anche come contributo per lo studio e la valorizzazione della storia e l’archeologia del Comune. Il programma prevede l’allestimento di una mostra sulla storia e l’archeologia del Monastero di S. Martino di Gello e l’organizzazione, nei mesi di novembre e dicembre, in memoria della compianta presidente Doriana Francesconi, recentemente scomparsa, una serie di incontri sul medioevo del territorio di Camaiore, con la partecipazione di studiosi che hanno collaborato nel corso di questi anni alle nostre ricerche.

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