MASSAROSA. Rendere fruibile e accessibile una sponda del lago di Massaciuccoli senza alterarne gli equilibri naturali, individuando innovative forme utilizzative in grado di poter essere recepite ed usufruite dai privati, concependo gli interventi non solo dal punto di vista “materiale” per ciò che deve essere realizzato, ma anche da un punto di vista “immateriale” della relazione tra proprietari, utilizzatori e paesaggio.

 Questo quello che si propone l’innovativo progetto di riqualificazione dell’area naturalistico-ambientale in Montramito località San Rocchino, presentato dall’assessore all’urbanistica Adolfo del Soldato, il presidente del Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli Fabrizio Manfredi, la progettista Lucia Flosi Cheli e il dirigente dell’urbanistica Riccardo Palmerini.

 Un progetto globale che dovrà essere recepito sia nel regolamento urbanistico del Comune di Massarosa sia nel Piano di Gestione del Parco Naturale Migliarino San Rossore Massaciuccoli. Si parla quindi di almeno un anno e mezzo di iter burocratico, prima di poter diventare operativo.

“Il Parco  – sottolinea il presidente Fabrizio Manfredi – vuole essere sempre più “amico” delle Istituzioni, dei cittadini e degli imprenditori, diventando un valore aggiunto. Questo è un progetto di rilievo per tutti e lo seguiremo con grande attenzione”.

“L’acqua in quella zona – spiega l’assessore all’urbanistica Adolfo Del Soldato – determina condizioni ambientali uniche e peculiari che vanno messe in risalto con una serie di azioni progettuali concepite nel rispetto delle condizioni ecologiche del sito. Non solo quindi risorsa per attività ludiche, sportive, turistiche, ma soprattutto elemento naturale che caratterizza e identifica un paesaggio”. Oggi invece, chi passa di lì, farebbe bene a tapparsi gli occhi per non vedere in quanto degrado e abbandono è stata lasciata la zona.

“Sulla base di questo progetto – aggiunse Del Soldato – l’area potrà ospitare attività di ristoro (bar, chioschi), commerciali di vicinato, attività turistico-ricettive, attività sportive o centri direzionali, sarà corredato da area di sosta per auto, percorsi pedonali, percorsi ciclabili , dando la preferenza, specialmente in adiacenza alle acqua, all’uso di strutture leggere in legno e di materiali naturali come pietra, asfalto natura, metallo”.

“Sopra la linea d’acqua oggi – spiega la progettista Lucia Flosi Cheli- esistono fasce con degrado ambientale e paesaggistico molto rilevanti, strutture precarie che ospitano barche e che evidenziano un territorio che necessita di un assetto identificativo molto rilevante, un’area che dequalifica notevolmente l’immagine complessiva e rende anche difficile avvicinarsi all’acqua e di viverla. Compito complicato di questo progetto è quello di riuscire a conciliare la delicatezza di alcune eccellenze naturalistiche e culturali del territorio ancora integre, con la fruizione dell’area”

 Il programma si concentra in una serie di interventi attorno alla linea d’acqua per poi implementare il sistema di relazioni tra questa e il contorno già definito. Gli interventi di valorizzazione del paesaggio dovranno tendere al soddisfacimento dei vari tipi di domanda, effettuate sia dai proprietari delle aree che dai possibili fruitori, nei settori sportivo, ricreativo, commerciale, gastronomico. Si prevede il ridisegno del bordo lago con sistemi leggeri di legno, percorsi, pontili, strutture flessibili, durante i mesi invernali ridotte al minimo che si ampliano per addizione nei periodi estivi.

Gli interventi sulle aree potranno essere realizzati sia dai privati, sia dall’amministrazione comunale tramite la cessione delle aree con lo strumento della perequazione urbanistica che prevede lo scambio delle aree a fronte di una volumetria da spendere in altre zone definite del territorio dal regolamento urbanistico.

“Abbiamo gettato le basi per un importante intervento di riqualificazione- conclude Del Soldato- destinato a cambiare una delle porte d’accesso nel nostro Comune sita in una delle aree più belle che merita di essere adeguatamente valorizzata”.

 Certo sarà difficile far trovare un accordo alle tante proprietà in cui è diviso quella sottile area a ridosso del lago. Ma non è escluso che il Comune possa, un domani, acquistare l’area e trovare altre soluzioni alternative per rilanciare un’area delle alte potenzialità turistiche e ambientali.

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