FORTE. Il presidente dell’Alimac Forte dei Marmi, Piero Tosi, risponde al Cgc Viareggio, riguardo alla polemica sulla presenza di tifosi rossoblu a Valdagno in occasione di gara 4 della finale scudetto, nonostante l’ingresso all’impianto fosse vietato ai residenti nella provincia di Lucca.

“Se la Questura di Vicenza ha probabilmente ecceduto nell’allargare alla Toscana un provvedimento che riguarda solo la tifoseria bianconera, a Viareggio, invece di contestare la decisione e magari scusarsi per gli inconvenienti prucurati ad altri, si cerca di montare un caso, con l’avallo di alcuni media, e con l’uso di pratiche poco regolari, come le foto fatte con un telefonino alle persone presenti alla gara.

Il primo a sbagliare in questo senso è stato proprio il presidente bianconero, che a margine delle dichiarazioni del dopo partita ha voluto rimarcare questa “sgradita” presenza augurandosi che vengano presi provvedimenti, e con quale diritto?

Invece di scusarsi perchè un provvedimento che doveva essere limitato solo ai suoi tifosi stava ledendo i diritti dei tifosi del Forte, ma anche di Prato e Follonica, e comunque di tutta quella Toscana che non è certo obbligata a tifare Viareggio.

(da VersiliaToday.it “Una annotazione finale poi sulla presenza dei tifosi del Forte dei Marmi a Valdagno. Solo a Viareggio vengono fatte rispettare le leggi al massimi livello, era vietata la trasferta per i residenti in Toscana, eppure erano presenti sugli spalti del Palalido di Valdarno, le leggi evidentemente non sono uguali in Italia).

Ma se forse neanche la società bianconera poteva intervenire per cambiare questo divieto, almeno si abbia il buon gusto di stare zitti, al limite far buon viso a cattivo gioco, invece ci siamo ritrovati con un presunto dirigente del Viareggio che col telefonino fotografava i toscani presenti, incriminati di voler assistere ad un evento sportivo di grande richiamo come una finale scudetto, a cui a furor di stampa, si vuole anche affibbiare un possibile Daspo (provvedimento che inibisce di entrare negli impianti in occasione di gare sportive) e questo solo per la presenza e non per reati effettivamente commessi.

Ed al quotidiano “Il Tirreno” che ha cavalcato così palesemente lo scoop, vorrei chiedere come mai non si è ugualmente preoccupato quando a rischio Daspo sono stati quei pochi “fortunati” viareggini che, nonostante il divieto di trasferta, erano presenti al palasport di Forte dei Marmi in occasione sia del derby di campionato che di quello di play off? Sportivi entrati allora con l’avallo della Società rossoblu e del Commissariato di Forte dei Marmi, la stessa disponibilità mostrata dalla Società e dalla Questura vicentina su richiesta ufficiale della nostra società, atteggiamenti che dovrebbero essere elogiati e non criminalizzati, ma a quanto pare, prima vengono le priorità dei bianconeri, poi quelle degli altri… forse”.

Piero Tosi, presidente Alimac Forte dei Marmi

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ultimo aggiornamento: 20-06-2012


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