SERAVEZZA. “La chiesa di San Martino alla Cappella non è solo uno dei maggiori monumenti del romanico versiliese ed un luogo di culto tra i più amati in zona ma è la testimonianza più viva del rapporto fisico e culturale che lega Michelangelo alle cave del Monte Altissimo e, per molti seravezzini, il punto nodale dell’identità di appartenenza al nostro territorio”.

Così il Sindaco di Seravezza Ettore Neri ricorda il valore non solo artistico dell’edificio posto nelle vicinanze di Azzano prima di parlare dello stato dell’arte sulle azioni intraprese dopo la dichiarazione di inagibilità della chiesa di San Martino.

“Consci dell’importanza, non solo locale, del complesso monumentale de La Cappella – continua Neri – fin dai primi momenti, successivi ai dissesti strutturali, abbiamo esortato la Diocesi e la Parrocchia a intraprendere soluzioni immediate e a tenerci informati sulle stesse mettendo, al contempo, a disposizione gli uffici per definire procedure svelte e sicure.

Va dato atto ai responsabili tecnici della Diocesi di Pisa e al parroco, Don Hermes, di aver proceduto in modo deciso e rapido nella ricerca di finanziamenti per la realizzazione delle opere e nella predisposizione di soluzioni tecniche in grado di risolvere il problema basate su un approccio metodologico più che condivisibile.

A breve verrà consegnato presso gli uffici comunali il progetto per la realizzazione di un presidio di sicurezza in forma di ponteggio, già autorizzato dalla Soprintendenza, in grado di scongiurare ulteriori aggravamenti delle lesioni e dei cedimenti. Pur avendo già predisposto un progetto di massima, prima dell’elaborazione di quello definitivo, è prevista la realizzazione di una puntuale campagna diagnostica articolata, basata su verifiche e approfondimenti sulle diverse componenti strutturali e  geologiche.

Gli studi che seguiranno alla fase di messa in sicurezza temporanea consentiranno di elaborare le giuste correzioni al progetto, in modo da assicurare, a lavori compiuti, sicurezza e stabilità all’intero edificio.

Pur non essendo possibile, considerata l’epoca di realizzazione dell’edificio e la necessità di mantenimento delle murature antiche, l’adeguamento alle normative antisismiche, il progetto consentirà comunque un miglioramento nel comportamento delle strutture alle sollecitazioni derivanti da un eventuale terremoto. Vista la complessità del problema i tempi per l’elaborazione degli studi non potranno essere, necessariamente, brevi, ma garantiranno l’esecuzione di lavori mirati ed efficaci.

Purtroppo le risorse finanziarie utili alla realizzazione dei lavori di consolidamento veri e propri non sono ancora state reperite. Ci auguriamo che, nonostante il forte periodo di crisi economica in cui ci troviamo, ci sia spazio per recuperare quanto prima la somma necessaria a garantire il recupero funzionale della chiesa e a restituirla al culto dei fedeli e alla fruizione di tutti gli amanti del nostro patrimonio artistico.

Il complesso monumentale de La Cappella è uno dei punti di eccellenza del progetto territoriale della ‘Via dei marmi e di Michelangelo’ che l’Amministrazione da me guidata ha concepito negli ultimi anni per dare valore e risalto ai beni artistici e ambientali di Seravezza. L’approccio metodologico per la risoluzione dei gravi problemi statici del complesso, portato avanti dalla Diocesi e dal parroco, è corretto e ci fa ben sperare su una soluzione, in tempi medi, del problema. Per quanto ci riguarda confermiamo la più ampia disponibilità per accorciare i tempi tecnici e per collaborare alla ricerca di eventuali finanziamenti del restauro.

È necessario però andare oltre – conclude Neri – e individuare soluzioni per rimettere La Cappella e le cave di Seravezza al centro del dibattito culturale sul rapporto tra Michelangelo e le cave Apuane e più in generale sui legami che hanno legato, nei secoli i grandi personaggi a questo lembo di terra versiliese”.

 

 

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