BRUXELLES. “I ministri Gnudi e Moavero, dopo l’incontro di aprile a Bruxelles, avevano promesso, a noi europarlamentari, che sarebbero tornati in Europa per valutare la possibilità della deroga alla Direttiva Servizi, oppure i margini di manovra esistenti per tutelare la categoria dei balneari. Parole che si sono rivelate una presa in giro, come abbiamo visto dall’incontro di ieri con i funzionari della commissione per il Mercato interno e i Servizi, Daniel Kramer e Martin Frohn, in cui si è appurato che in realtà il Governo italiano non ha mai incontrato la commissione per sottoporgli questo problema.” L’eurodeputato della Lega Nord Claudio Morganti, da sempre a favore della tutela dei balneari, ha commentato così l’incontro avvenuto ieri a Bruxelles tra gli europarlamentari e il ministro per le politiche comunitarie, Enzo Moavero Milanesi.
“Ritengo che, nonostante i due funzionari della commissione Mercato interno abbiano aperto le porte ad un’altra eventuale proroga, dal 2016 al 2020, ci siano ampi spazi per la non applicabilità di tale norma comunitaria agli stabilimenti balneari”, spiega Morganti.
“Ma questa tutela può essere richiesta soltanto dal nostro Governo che, a norma dell’articolo 12, comma tre, della Direttiva Bolkestein, può fornire all’Esecutivo Ue motivazioni dettagliate per l’esclusione dei balneari dalla stessa Direttiva. Tra queste, ad esempio, vi è la salvaguardia del patrimonio culturale e di un’eccellenza nazionale.
“È inaccettabile, inoltre che ieri Moavero ci abbia confidato che sarebbe passato un decreto in Italia, per recepire tale Direttiva, i cui contenuti però non erano a conoscenza nemmeno dello stesso ministro.
“Davvero Moavero non sapeva nulla, oppure ha preferito non divulgare le novità di questo decreto, evitando così eventuali reazioni di qualche eurodeputato, che da tempo segue la questione dalla parte dei balneari?
“Credo sia fondamentale che questo decreto venga concertato, oltre che con i rappresentanti politici, soprattutto con le parti sindacali, altrimenti ci ritroveremmo di fronte a un modo di agire europeista e dispotico, oltre che insensibile verso i balneari che stanno vivendo momenti di profonda angoscia, con il rischio che qualcuno di loro possa compiere gesti spiacevoli se non saranno sufficientemente tutelati.
“Contatterò Kramer e Frohn per sapere cosa ne pensano loro di sdemanializzazione e diritto di superficie”, conclude Morganti. “In sostanza, cercherò di fare quel lavoro che sarebbe spettato al Governo, perché dobbiamo continuare a difendere le nostre eccellenze, senza permettere ad ex banchieri e stranieri di comandare a casa nostra.”