LUCCA. Da gennaio a maggio di quest’anno sono già 46 le donne uccise in Italia e il 13% di loro aveva presentato denuncia per stalking. Di fronte a questi dati è sempre più necessario da una parte lavorare sulla prevenzione e dall’altra cambiare l’approccio normativo.

Per informare e coinvolgere la cittadinanza sul tema dello stalking e della violenza psicologica, l’Associazione Italiana di Psicologia e Criminologia e l’Osservatorio Nazionale Stalking hanno organizzato la 3a campagna nazionale di sensibilizzazione alla violenza psicologica e stalking che, domani e sabato (29 e 30 giugno), arriverà a Lucca, a Palazzo Ducale, dopo aver toccato le città di Caserta, Zungri, Roma, Oria, Sulmona e Milano.

Nel pomeriggio di domani, dopo i saluti dell’Assessore alle Politiche di Genere Federica Maineri, previsti per le 16.30, Massimo Lattanzi dell’Osservatorio Nazionale Stalking tratterà “Il Profilo delle presunte vittime e presunti autori di stalking”. Sabato mattina alle 9:30 invece verranno presentati i primi dati dello sportello provinciale anti stalking.

Da una ricerca dell’Osservatorio Nazionale Stalking risulta che il 35% delle vittime di stalking non presenta denuncia per i motivi sono i più svariati: la sfiducia verso le autorità (nessuna garanzia di sicurezza o protezione dopo la denuncia), la paura di peggiorare la situazione persecutoria (uno stalker su tre dopo la denuncia/condanna continua a perseguitare la vittima, non di rado arrivarndo all’omicidio), la difficoltà a far fronte alle spese legali in quanto il patrocinio gratuito non è previsto per tutti (e la vittima che decide di denunciare deve affrontare da sola ingenti spese), il fatto di voler aiutare il presunto autore senza farlo condannare, dato nel 90% circa è un conoscente o un familiare.

L’Osservatorio Nazionale inoltre sostiene da anni che sia assolutamente necessaria, a completamento della legge 612-bis, la previsione di un percorso di risocializzazione per lo stalker, al fine di chiudere il circolo della violenza. Uno stalker che non viene seguito da psicologi e psicoterapeuti sovente continua a molestare la vittima o sposta la sua ossessione su un’altra persona. Un valido connubio legislativo dovrebbe affiancare giustizia punitiva e riparativa, specialmente per quanto riguarda la complessa realtà dello stalking.

Per maggiori informazioni [email protected]  – 0583/417463 – 0583/417488.

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