LIDO DI CAMAIORE. Si chiama “bau-beach” ed è la spiaggia dedicata ai migliori amici dell’uomo. A Camaiore l’iniziativa è nata grazie a un protocollo d’intesa firmato lo scorso aprile da Comune, Asl 12 della Versilia e associazione Balneari di Lido di Camaiore. Praticamente, i cani, muniti di guinzaglio e con la museruola pronta in caso di necessità, potranno accedere agli stabilimenti che hanno aderito al progetto e fare il bagno prima delle 9:30 o dopo le 19. Prima di tutto, però, il padrone è obbligato a sottoscrivere un regolamento, “una convenzione il cui mancato rispetto da parte dei padroni deve comportare sanzioni pesantissime”, spiega il consigliere regionale della Lega Nord Toscana Gian Luca Lazzeri.
Per l’esponente del carroccio, “l’iniziativa delle spiagge per i cani deve essere estesa a tutti i Comuni della Versilia. L’interessante esperienza di Lido di Camaiore, della quale sono a chiedere i primi risultati della sua sperimentazione, dimostra la capacità da parte dell’Asl 12 di intuire che un’azienda sanitaria può essere d’aiuto al territorio anche dal punto di vista economico.
“Allargare le spiagge per i cani anche agli altri Comuni darebbe alla Versilia una marcia in più nella competizione in Italia e in Europa. E, a proposito di competizione, il turismo toscano è una risorsa e la Versilia non deve vivere una sfida, per esempio, con il litorale maremmano, ma esserne complementare.”
Per Lazzeri, la “bau-beach” può essere usato anche come “deterrente nei confronti del delinquenziale abbandono dei cani quando le famiglie vanno in vacanza.
“L’obiettivo deve essere quello di ottenere almeno un terzo degli stabilimenti balneari in cui è possibile portarci i cani. Per questo ho deciso di portare il “caso” in Regione per svilupparlo e allargarlo lungo tutta la zona costiera toscana. La Regione, infatti, deve pensare a un programma di sostegno per quanto concerne il turismo, soprattutto quello costiero.
“Infatti, la direttiva servizi Bolkestein infliggerà un colpo mortale a uno dei protagonisti turistici, i balneari che, insieme agli albergatori e alle Amministrazioni locali, rappresenta il cardine del turismo marittimo.”
