CAMAIORE. “In merito a quanto accaduto nella seduta del Consiglio comunale di mercoledì 4 luglio, c’è un antefatto di cui tener conto: nel primo consiglio, nominando 2 membri di maggioranza e 2 di opposizione come consiglieri dell’Unione dei comuni della Versilia, Fabio Pezzini voleva essere conteggiato fra i componenti della maggioranza; per la maggioranza nulla quaestio, ma l’opposizione ha fatto sì che fosse considerato non di maggioranza, forse pensando di alimentare attriti fra centrosinistra e Pezzini. Ebbene, Pezzini si è dunque considerato, magari a malincuore, di opposizione”.

Lo scrive il sindaco di Camaiore Alessandro Del Dotto in merito alle polemiche sollevate sulle votazioni per i membri delle commissioni consiliari, con la minoranza che ha abbandonato l’aula.

 “Stavolta – aggiunge Del Dotto – dovendo votare 3 componenti di maggioranza e 2 componenti di opposizione nelle 6 commissioni, una delle opposizioni (PDL e 1 misto; l’altra opposizione è quella dell’UDC che, mi pare, fa opposizione a parte, visto che è rimasta in consiglio) hanno voluto considerare Pezzini di maggioranza, in modo da accaparrarsi un posto in più nelle commissioni”.

 “Ora, che le regole del Consiglio siano “di comodo” mi pare un po’ eccessivo. Così, l’altra sera, il Presidente del Consiglio Comunale e il Consiglio comunale stesso hanno deciso, conformemente all’indicazione data nella prima seduta consiliare anche dalla stessa compagine del PDL, di considerare Pezzini come componente di opposizione. Le regole non si interpretano una volta così e l’altra cosà. Altro appunto: in teoria il Consiglio Comunale (non io) poteva aspettare anche 5 anni a nominare le commissioni; ma è anche vero che per lavorare c’è bisogno delle commissioni consiliari permanenti. Non ci si può far ricattare ogni due per tre. L’Amministrazione deve poter lavorare e le cose da fare sono molte, al punto che 5 anni sembrano a volte un batter d’occhio. Se è vero, come credo, che il Consiglio Comunale deve riacquisire centralità e spazi, è anche vero che deve iniziare a lavorare quanto prima: le persone che, magari, avevano pensato di entrare con 4 consiglieri di opposizione nella commissione urbanistica, in realtà non sembrano avere a cuore il funzionamento dell’Amministrazione e del Consiglio, ma la perpetuazione di quei piccoli sistemi di gestione del potere cui si erano abituati da dieci anni. Forse si sono dimenticati il dettaglio che oggi sono all’opposizione. Ben venga il confronto, l’ostruzionismo fine a sé stesso non è ben accetto: i consiglieri di minoranza che sono usciti lo hanno fatto per protesta, ma potevano rientrare per dare il loro apporto al resto dei lavori del consiglio e alla discussione di argomenti come il debito fuori bilancio, che qualcuno di quelle file probabilmente poteva spiegare. Ci sarebbe da chiedersi se la forzatura sia stata fatta dalla maggioranza o se, invece, tentava di farla l’opposizione””.

In merito alla composizione delle commissioni consiliari permanenti, il sindaco Alessandro Del Dotto e il Presidente dell’assise Massimo Ceragioli si sono messi a disposizione dei capigruppo delle minoranze per un incontro nel quale aiutare le diverse e variegate forze di opposizione a raggiungere, fra loro, un accordo sui due nominativi da inserire in ciascuna delle sei commissioni consiliari.

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