VIAREGGIO. Mamme, papà, nonne e nonni dei bambini dell’asilo nido Baloo del Varignano alla ricerca di chiarezza da parte dell’amministrazione comunale sulla ventilata ipotesi di passaggio della scuola dei loro figli o nipoti dalla gestione diretta a quella della cooperativa per ragioni puramente economiche.

“Scriviamo – raccontano i genitori -per chiedere all’amministrazione una risposta sincera e chiara in merito a cosa intende fare per garantire la continuità ai nostri figli, quella continuità tanto sbandierata e pubblicizzata sia dai responsabili del servizio che dall’amministrazione stessa e che ha permesso al servizio 0-3 anni di Viareggio di essere preso ad esempio anche da altri comuni, toscani e non”.

Ciò che più i genitori recriminano è la continuità del personale, fondamentale per i bambini che ormai hanno stretto rapporti con le loro maestre ede educatrici, diventate loro punto di riferimento.

“Preso atto che per motivi, tecnici o politici che siano, l’amministrazione si dice costretta a sostituire il proprio personale diretto affidando la gestione del servizio alla cooperativa – proseguono – non riusciamo a comprendere perchè si debba rinunciare alla continuità quando basterebbe garantire, anche per un solo anno, la coesistenza della due realtà lavorative, come succede in altri comuni della Toscana, consentendo così ai bambini che ritorneranno al nido settembre di non perdere quelle figure di riferimento che hanno ormai acquisito, non senza fatica vista la loro tenera età, e che sono diventate per loro familiari”.

Tra i bambini c’è poi qualcuno che richiede amcor più attenzioni e cura da parte di una persona che lo ha seguito in tutti questi anni e che probabilmentre non ritroverà a settembre.

“Possiamo solamente ipotizzare i danni che tale cambiamento potrebbe causare. Quello che appare ai nostri occhi come incomprensibile e destabilizzante è che venga meno uno di quei principi ritenuti fondamentali dai responsabili del servizio, (e che sono stati divulgati nel corso degli anni ai genitori), tra i quali quello “della stabilità delle figure educative di riferimento”  o quello relativo all’importanza dell’ambientamento, fase che abbiamo svolto tutti con sacrificio.

“Perchè dopo aver raggiunto un rapporto di estrema fiducia con le educatrici assegnate ai nostri figli dovremmo rinunciarvi? E perchè dovremmo ricominciare lo stesso iter, che è tra l’altro un momento estremamente delicato? Dobbiamo forse pensare, che tutte le teorie che ci sono state propinate dal servizio 0-3 anni erano belle parole utili solo a riempire pagine di un libretto colorato e di incontri con luminari del settore? Noi vogliamo sperare che, trattandosi di bambini, fossero realmente principi assoluti e basilari della pedagogia”.

I genitori hanno presentato la situazione all’assessore Accialini senza però avere alcuna risposta in merito. Il loro obiettivo è quello di far sì che per i bambini che frequentano il secondo e ultimo anno presso l’asilo nido Baloo ci sia un cambiamento di personale graduale e non repentino – come quello che invece si prospetta – per evitare di destabilizzare i fragili equilibri dei più piccoli.

“Riteniamo che, in questo modo, l’amministrazione comunale possa raggiungere comunque lo scopo prefissato nel giro di un anno senza danneggiare gli utenti di questo servizio, che vi ricordiamo sono bambini di età compresa tra 0 e 3 anni. Speriamo di ricevere presto quelle risposte che aspettiamo da gennaio… non vorremmo credere veramente che chi dovrebbe saper prendere delle decisioni non ne sia in grado o, peggio, non voglia farlo”.

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